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Italcementi investe nello stabilimento di Sarche. Piano da 5 milioni di euro e 30 nuove assunzioni

Soddisfazione dei sindacati: adesso si attivino tutti gli strumenti locali per una ricaduta occupazionale concreta sul territorio

Un investimento di circa cinque milioni di euro e trenta nuove assunzioni. Parte dal qui il rilancio dello stabilimento Italcementi di Sarche. La notizia è stata comunicata questa mattina dai vertici aziendali nell’ambito di una videoconferenza con le segreterie nazionali e provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. All’incontro ha partecipato anche la RSU.

Una notizia che i sindacati locali apprendono con soddisfazione. “E’ un segnale positivo che potrà avere ricadute importanti per il nostro territorio – ammettono Roland Caramelle, Fabrizio Bignotti e Matteo Salvetti -. Lo stabilimento trentino da anni era ormai ai minimi in termini di occupazione. Il nuovo investimento, così come illustrato dall’azienda, sarà significativo sul piano dell’innovazione e del rispetto ambientale. Questo ci fa immaginare che Italcementi punti con consapevolezza al futuro”.

Nel dettaglio nello stabilimento trentino da gennaio 2022 riprende la produzione a ciclo completo di cemento; negli ultimi 6 anni infatti il cementificio operava solo come centro di macinazione. Si prevede anche un incremento della capacità produttiva e un allargamento del mercato all’intero nordest, anche nell’ottica di cogliere le nuove opportunità che si verificheranno a seguito degli importanti piani di opere pubbliche legati ai progetti di rilancio post pandemico.

Sul fronte dell’occupazione oggi a Sarche lavorano 19 persone: da qui a gennaio, dunque, la forza lavoro verrà triplicata. “E’ chiaro che serviranno anche figure professionali con competenze specifiche e che non è detto sia immediato reperire sul nostro territorio. Per questa ragione abbiamo sollecitato l’azienda ad attivarsi il prima possibile con Agenzia del Lavoro per usare al meglio tutti gli strumenti di cui la Provincia dispone per facilitare l’incontro domanda/offerta di lavoro. Sarà importante anche aprire un canale con le scuole professionali. Per noi conta che le nuove assunzioni si traducano in una ricaduta occupazionale concreta per il territorio.

Visto inoltre l’impegno sul piano dell’innovazione ci auguriamo che sia possibile coinvolgere nelle nuove assunzioni anche figure femminili. Altrettanto importante è che vengano garantiti adeguati standard di qualità e il rispetto dei contratti”, aggiungono i tre sindacalisti.

Le operazioni di selezione del personale dovrebbero cominciare già da quest’autunno.

 

Trento, 11 giugno 2021

 

 

 

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