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XVI Congresso Filcams. Paola Bassetti confermata alla guida della categoria

Emergenza lavoro povero e appalti, fuga degli addetti dal turismo alcune delle priorità

XVI Congresso Filcams. Paola Bassetti confermata alla guida della categoria

Emergenza lavoro povero e appalti, ma anche le condizioni di chi opera nel turismo e le difficoltà di conciliazione soprattutto per le lavoratrici del commercio sono state le priorità indicate oggi da Paola Bassetti confermata questo pomeriggio alla guida della Filcams del Trentino, la categoria che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori del commercio, del turismo, dei servizi anche in appalto.

 

Nella sua relazione la segretaria ha posto l’accento in particolare sulle difficoltà e le diseguaglianze che tutti i giorni vivono sulla propria pelle le lavoratrici e i lavoratori in appalto. Addetti che operano con contratti poverissimi e con la spada di Damocle di rinnovi sempre peggiorativi se non addirittura con la paura di restare senza un’occupazione. Un problema – ha riconosciuto Bassetti – a cui almeno in parte la Provincia di Trento ha posto un freno con le modifiche sulla legge degli appalti che hanno rafforzato la clausola sociale. Modifiche ha rivendicato Bassetti frutto anche della lotta dei lavoratori e della pressione del sindacato dopo alcune gare al massimo ribasso.

La battaglia degli appalti è una battaglia permanente per la dignità e per il riconoscimento politico e sociale di un settore dimenticato, considerato addirittura un peso dagli enti pubblici, un problema da gestire. Un settore nel quale la povertà è di fatto istituzionalizzata nei bandi di gara che impongono alle lavoratrici part time involontari nelle pulizie come nella ristorazione collettiva con retribuzioni da fame, offrendo di fatto loro povertà. La vita in appalto è una vita precaria, fatta di disagio economico e sociale, umiliazioni, è la vita degli invisibili. Vivere in appalto significa vivere perennemente sospesi ostaggio di scelte altrui. E significa essere poveri pur lavorando. L’emergenza salariale è strutturale in questo settore”.

Le storture del mondo degli appalti hanno prodotto i loro effetti anche in altri settori, come ad esempio in Sait con una dolorosa vertenza che ha visto licenziare in 5 anni 140 lavoratori, in totale contraddizione con i valori a cui si ispirerebbe la Cooperazione trentina. Fatti gravissimi avvenuti nel silenzio assordante della Provincia.

Soffermandosi sulle condizioni di lavoro del commercio e ricordando il grande impegno speso dagli addetti al settore durante la pandemia Bassetti ha posto l’accento sul problema delle apertura festive e domenicali che rendono la vita quasi impossibile a moltissime lavoratrici. Un tema su cui la giunta provinciale è rimasta fema promuovendo prima una legge impugnata dal Governo e restando immobile sull’impegno a promuove la contrattazione per definire condizioni e orari di lavoro migliori.

Dunque il turismo prima messo sotto scacco dalla pandemia e oggi oggetto di una vera e propria fuga di manodopera. Una situazione che per Bassetti è “direttamente collegato alle non buone condizioni di lavoro di chi opera nel settore, con retribuzioni basse, contratti stagionali, orari di lavoro non rispettati Abbiamo subito per mesi una narrazione oltraggiosa e offensiva che ha anche danneggiato il settore.

Pazientemente, senza cadere in futili polemiche negli ultimi tre anni abbiamo lavorato per sottoscrivere il primo contratto provinciale del turismo, quello esistente è del 1989 e riguarda solo la ristorazione collettiva.

In realtà sono 20 anni che presentiamo piattaforme e sono 20 anni che non riceviamo risposte. Abbiamo fatto proposte non solo per aumenti economici ma anche per la formazione, l’allungamento delle stagioni, l’assistenza sanitaria”.

Bassetti dunque ha sottolineato il tema della sicurezza sul lavoro ricordando i due accordi storici sottoscritti per Rlst in turismo e commercio. Ha sottolineato l’importanza della unità sindacale e ha ribadito in chiusura l’impegno della Filcams sul piano valoriale. “La Filcams è sempre in prima linea nel difendere i diritti civili, i valori dell’accoglienza e della solidarietà e non permetteremo a nessun governo di mettere in discussione i nostri diritti , le nostre libertà”.

Lavis, 10gennaio 2023

 

 

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