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Porfido, oggi l’incontro con i sindaci cembrani

Prosegue la protesta degli operai. Mercoledì incontro con le forze politiche

Porfido, oggi l’incontro con i sindaci cembrani

Fare il possibile per far ripartire il tavolo di trattativa, facilitando il confronto tra le parti. E’ questo in sintesi l’impegno che hanno assunto questa mattina i rappresentati dei comuni cembrani, nell’incontro con Fillea Cgil e Filca Cisl. Alla riunione hanno partecipato la vicesindaca di Cembra Lisignago, Laura Tabarelli, il vicesindaco di Albiano, Piergiorgio Pisetta, l’assessore alle Attività economiche del comune di Fornace, Matteo Colombini e il commissario di Lona Lases, Alberto Francini.

I sindacati hanno illustrato agli amministratori le ragioni della protesta, che per il sesto giorno consecutivo vede gli operai in sciopero, e si sono soffermati anche sull’indisponibilità a confrontarsi, dimostrata fino a questo momento dai datori di lavoro. Un atteggiamento che ha stupito i rappresentanti comunali che, preso atto delle richieste dei lavoratori, hanno manifestato l’intenzione di fare il possibile per facilitare l’apertura di una trattativa sul piano concreto.

I sindacati, del resto sono stati chiari: nessuna contrarietà ad aprire un confronto sulle richieste per il rinnovo del contratto provinciale del porfido, ma le proposte delle imprese devono essere concrete e realmente in grado di dare risposte. “Ad oggi proporre 80 euro di aumento, di cui appena 32 sulla parte fissa, è quasi una presa in giro che offende la fatica di questi operai – hanno ricordato Giampaolo Mastrogiuseppe della Fillea e Fabrizio Bignotti, della Filca -. Spostare i due terzi dell’aumento sulla parte variabile, e anche sul porfido vuol dire non far arrivare l’aumento in tasca a tutti i lavoratori. Molti sono avanti con l’età e dopo anni in cava hanno un fisico non più in grado di sostenere i ritmi del cottimo. Gli imprenditori ne sono consapevoli e dunque proporre questi aumenti equivale a non concedere un reale incremento della retribuzione”.

I sindacati hanno chiarito per l’ennesima volta che la loro richiesta è di 200 euro lordi sulla parte fissa della retribuzione. “Anche su questo girano in valle e nelle cave voci non vere: non c’è mai stata nessuna richiesta di 200 euro netti di aumento. Se usano questa scusa per dimostrare che le nostre richieste sono fuori scale, ristabiliamo le informazioni corrette”, hanno proseguito i sindacalisti che oggi al termine dell’incontro hanno incontrato i lavoratori in mensa da Albiano. L’assemblea ha confermato il proseguimento dello sciopero. I lavoratori, inoltre, guardano con fiducia all’azione di facilitazione che metteranno in campo in questi giorni sia l’assessore Spinelli sia le amministrazioni comunali.

Intanto mercoledì alle 12,30 Fillea e Filca hanno chiesto un incontro con tutte le forze politiche in provincia. L’incontro si terrà nella sala di rappresentanza del palazzo della Regione.





Trento, 10 luglio 2023

 

 

 

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