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Sentenza Perfido. Serve un fronte comune contro il rischio criminalità

Cgil Cisl Uil soddisfatti per le condanne chiedono un impegno trasversale su prevenzione e cultura della legalità

 

Contro la malavita organizzata e le infiltrazioni mafiose nel nostro tessuto economico serve un fronte comune e trasversale, che veda vicini istituzioni, forze dell’ordine, sindacati, imprese e società civile. La sentenza di ieri pronunciata nell’ambito del processo Perfido è la conferma che il nostro territorio è appetibile per gli interessi criminali e che anche in Trentino ci sono per queste organizzazioni spazi di business. Non possiamo restare indifferenti”. Lo dicono i segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti ringraziando la Procura e le forze dell’ordine per quanto fatto nelle indagini e nel contrasto alla criminalità ed esprimendo nel contempo, soddisfazione per le condanne pronunciate dalla Corte d’Appello. “Al di là della soddisfazione, però, è compito di ciascuno di noi come organizzazioni e istituzioni interrogarci su quali argini possiamo mettere perché questi fenomeni non trovino ulteriore diffusione. Servono sicuramente maggiore prevenzione e anche più controlli, ma anche una più forte consapevolezza dei rischi e dei danni che queste contaminazioni nocive producono sui diritti dei lavoratori che vengono sfruttati e sulle imprese sane”, insistono.

Le tre sigle ricordano di avere sottoscritto protocolli sulla legalità a fianco della Provincia, delle forze dell’ordine e delle associazioni datoriali. “Partecipiamo ai tavoli con la Procura di Trento sulla legalità e la prevenzione del rischio infiltrazioni. Crediamo, però, si possa fare un ulteriore sforzo di concretezza per alzare il livello di guardia tra i lavoratori, gli imprenditori e le stesse amministrazioni”, concludono.





Trento, 28 luglio 2023



 

 

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