NEWS

Immigrazione indispensabile per la tenuta dell’economia trentina

Cgil Cisl Uil: accogliere è una necessità per mercato del lavoro e società. Dannoso gestire la questione solo con la demagogia. Cosa ne pensano Fugatti e Spinelli?

Gli immigrati sono una risorsa indispensabile per le nostre imprese, che quasi quotidianamente denunciano un drammatico bisogno di personale, e per la nostra comunità composta da un numero crescente di anziani e da sempre meno giovani. Ignorare questa realtà solo per assecondare il proprio tornaconto politico agitando slogan demagogici come fa il segretario trentino della Lega Binelli, equivale ad essere del tutto irresponsabili e non avere a cuore il futuro della nostra terra”. Lo dicono Cgil Cisl Uil del Trentino per bocca dei tre segretari generali. Che con ironia aggiungono: "Che i due maggiori partiti di centrodestra litighino anche sul tema dell’immigrazione, dicendo tutto e il contrario di tutto è veramente paradossale. Si dimentica in realtà che con il decreto Cutro tutto il centrodestra sembra aver ridotto il tema immigrazione ad una questione esclusivamente securitaria. Eppure è evidente che tagliando su accoglienza e integrazione si taglia, di conseguenza, anche sulla sicurezza delle nostre città”.
Non si tratta di una novità per il Trentino. Cinque anni fa tra i primi provvedimenti della Giunta Fugatti ci fu proprio la scelta miope di “rimandare a Bruxelles” risorse europee già affidate al Trentino per i corsi di italiano delle donne straniere.
Grosselli, Bezzi e Alotti ne fanno anche un discorso meramente pratico. In Trentino nascono ogni anno sempre meno bambini e bambine; nel primo semestre del 2023 i nati in provincia sono stati il 15% in meno rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia. Nello stesso periodo il numero di cittadini stranieri che ha preso residenza in Trentino è cresciuto del 22%. Inoltre, sempre a giugno, dal 2019 al 2023 la popolazione trentina è calata passando da 543.800 persone a 542mila. Dunque è solo grazie all’apporto degli ingressi di cittadini dall’estero che il calo demografico si riduce: senza gli stranieri neo residenti la popolazione in Trentino precipiterebbe poco sopra quota 540mila. “Ne sono consapevoli il presidente Fugatti e l’assessore al lavoro Spinelli? Il loro silenzio significa che condividono le parole di Binelli? Si esca da questa assurda e dannosa ipocrisia e si comincino a gestire in modo lungimirante gli arrivi di stranieri con servizi di integrazione, corsi di lingua e cultura italiana, ripristino di un sistema di accoglienza diffusa su tutto il territorio e alzando nel contempo l'asticella dei doveri. Dire che il Trentino non può accogliere altri cittadini stranieri è una falsità. L’Autonomia può mettere in campo risorse e competenze per gestire il fenomeno a vantaggio anche della crescita economica e della sicurezza sociale”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.



Trento, 12 settembre 2023

 

 

 

 



 

 

 

TORNA SU