NEWS

Ad agosto inflazione in Trentino al 3,8 per cento

I prezzi rallentano la loro corsa ma dall’inizio dell’anno l’inflazione media si attesta al 7,9%. Sindacati: lavoratori e pensionati ancora in difficoltà. Urgente adeguare le misure di welfare e rinnovare i contratti

Nuova frenata per l’aumento dei prezzi in Trentino. Ad agosto, secondo Istat, l’inflazione è cresciuta del 3,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. la dinamica dei prezzi rallenta anche rispetto a luglio. Con questi dati Trento si colloca ancora sotto la media nazionale che fa registrare invece un tasso di crescita, su base annua, del 5,4%.
Le buone notizie però terminano qui: nei primi otto mesi dell’anno infatti i prezzi al consumo sono cresciuti complessivamente del 7,9%, continuando ad erodere pesantemente il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati. A peggiorare la situazione, almeno per le famiglie che hanno un mutuo, l’ulteriore aumento dei tassi d’interesse, il decimo consecutivo, deciso dalla Banca centrale europea. Ancora una volta i rincari maggiori riguardano i beni alimentari che negli ultimi dodici mesi sono aumentati del 9%.
“Il costante rallentamento dei prezzi è un segnale incoraggiante, ma non sufficiente a tirare un sospiro di sollievo - fanno notare i segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Le famiglie sono sfiancate da un anno e mezzo di prezzi alle stelle e le incertezze che si intravedono sul piano economico, con la riduzione delle stime sul Pil e l’aumento delle ore di cassa integrazione non fanno che aggravare la situazione”.
Per questa ragione i sindacati continuano ad insistere su un duplice fronte, da una parte il necessario e non rinviabile rinnovo dei contratti di primo e secondo livello, per ridurre il gap tra le buste paga e i prezzi reali; dall’altra la necessità di adeguare le misure di welfare e l’Icef all’inflazione. “Se i benefici non crescono di una misura pari all’inflazione le famiglie nella realtà hanno aiuti più bassi rispetto al reale costo della vita. E lo stesso vale per le riduzioni tariffarie e per gli affitti Itea”.
Le tre sigle infine mettono le mani avanti: nei prossimi mesi con molta probabilità il trend dei prezzi continuerà a decrescere, anche perché negli ultimi mesi del 2022 l’inflazione cresceva anche a cifra doppia. “Guai a pensare che il problema sia risolto. Quanto perduto con l’aumento di questi mesi va comunque recuperato. Perché è un dato di fatto che le famiglie si sono considerevolmente impoverite”, concludono.

Trento, 15 settembre 2023

 

 

TORNA SU