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Voce al silenzio

Uno spettacolo di musica, parole e poesie nella Giornata contro la violenza sulle donne. Mettere al centro l’educazione per superare la violenza

Voce al silenzio

Per dare voce a tutte le donne e rompere il silenzio sulla violenza, in occasione del 25 Novembre i coordinamenti donne di CGIL del Trentino e Spi del Trentino con Auser propongono lo spettacolo “Voce al silenzio”. Alle 17,30 nella sala polivalente Demattè di Ravina saliranno sul palco musicisti, cantanti e narratori di Barabàn dando vita ad una perfomance che intreccia brani della tradizione popolare, canzoni di Fabrizio De André, poesie di Alda Merini e letture tratte da testi di Concita De Gregorio, Serena Dandini, Dacia Maraini e Riccardo Iacona.

 

Anche con questa iniziativa vogliamo ribadire la centralità del fare educazione e del fare cultura contro la violenza sulle donne, nel rispetto delle differenze e per superare una visione patriarcale incentrata sull’idea di possesso – sottolinea Claudia Loro, segretaria provinciale dello Spi Cgil -. Oggi si torna a parlare di educazione di genere nelle scuole. Il Trentino aveva conquistato questo importante strumento, ma la precedente Giunta Fugatti ha deciso di abolirlo. Forse il presidente Fugatti ha la memoria corta quando plaude all’iniziativa del ministro Valditara. Si ripristino i corsi sull’educazione di genere nelle scuole se veramente si vogliono mettere in campo azioni concrete”.

 

Sulla stessa linea anche la responsabile delle politiche di genere per la Cgil del Trentino, Manuela Faggioni. “Dobbiamo mettere in atto iniziative che vadano oltre l’indignazione e lo sconcerto che tutti proviamo dopo un femminicidio. Le parole da sole non bastano più, serve sostenere le donne ad uscire da una condizione di abuso e violenza prima che sia troppo tardi e serve, soprattutto, educare gli uomini al rispetto, ad una cultura nuova fondata sulla reale parità tra i generi”.

 

I Barabàn sono tra i più rappresentativi gruppi della musica popolare italiana e da sempre si contraddistinguono per l’attenzione ai temi sociali e civili.

Fondato a Milano nel 1982 da
Vincenzo Caglioti, Aurelio Citelli, Giuliano Grasso e Guido Montaldo – fra i più attivi ricercatori e musicisti italiani – l’ensemble mescola melodie, lingue, ritmi e sonorità dell’Italia settentrionale, strumenti popolari e moderni, polifonie della pianura Padana, liriche contemporanee, canti arcaici dell’Appennino, musiche swing e dal sapore yiddish. Per maggiori info https://baraban.it/web/

 

La partecipazione allo spettacolo è libera e gratuita. Fino ad esaurimento dei posti.

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