NEWS

Cambiamento climatico. Obiettivo una transizione equa e condivisa

Oggi pomeriggio confronto in assemblea generale con le ragazze di Cop 28, rete climatica trentina e la responsabile del Coordinamento Cgil per ambiente, clima e transizione ecologica

Cambiamento climatico. Obiettivo una transizione equa e condivisa

Si è discusso di transizione ecologica ed, in particolare, delle scelte assunte alla Cop 28 e di come il sindacato, insieme alle altre espressioni della società civile, possano incidere su questo importante cambiamento, oggi pomeriggio all’assemblea generale della Cgil del Trentino. Al confronto sono intervenuti la responsabile del Coordinamento ambiente, clima e transizione ecologica della Cgil nazionale, Simona Fabiani, Ilaria e Federica, rappresentanti della giovane delegazione trentina che, per APPA e per l’associazione Viração&Jangada, sono stati presenti ai lavori di Cop 28 a Dubai, e Anna Castiglione della Rete Climatica Trentina.

 

Simona e Federica hanno ripercorso con un racconto anche emotivamente coinvolgente la loro esperienza a Dubai, soffermandosi sul valore della conferenza Onu, nonostante i suoi limiti, e sui risultati raggiunti. Le due giovani hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere nella mediazione anche i rappresentanti delle realtà che sono maggiormente responsabili dell’inquinamento, come le grandi lobby del petrolio e dell’agrindustria. “E’ necessario includerli nei tavoli per il clima. Senza di loro qualsiasi decisione sarebbe comunque una soluzione a metà”. Le due giovani si sono dunque soffermate sui risultati raggiunti dalla Cop 28, e hanno sottolineato che per la prima volta nell’accordo finale sia stato inserito un esplicito riferimento ai combustibili fossili. Importante anche al riconoscimento dell’impatto umano sul cambiamento climatico. Pur rimarcando le difficoltà della negoziazione hanno, comunque, dato atto di un passo avanti.

 

Meno positiva, invece, la lettura di Fabiani che ha parlato di un compromesso al ribasso, che “riconosce la necessità di ridurre rapidamente le emissioni di gas serra in linea con il percorso dell’1,5°C e invita le parti a contribuire agli sforzi globali, ma le modalità indicate per ridurle non sono adeguate. Inoltre anche se viene triplicata la capacità di energia rinnovabile e raddoppiata l’efficienza energetica entro il 2030 a livello globale, questi sforzi non vengono finalizzati a ridurre l’utilizzo delle fonti fossili”. Fabiani si è soffermata anche sulla necessità di accelerare sulla giusta transizione, con un cambio di rotta che non lasci indietro i lavoratori e le lavoratrici né le comunità. “Non possono essere questi soggetti a pagare il prezzo della transizione. Bisogna garantire giustizia sociale, equità, formazione e riqualificazione”. Anche per questa ragione ha ribadito l’importanza che nei processi negoziali vengano coinvolti anche i sindacati e società civile.

 

Infine Anna Castiglione della Rete Climatica trentina ha illustrato all’assemblea generale il Manifesto per il cambiamento climatico e ha sottolineato l’importanza di costruire una sinergia trasversale nella comunità trentina per portare all’attenzione delle istituzioni la questione clima, e soprattutto l’urgenza di definire e attuare obiettivi di mitigazione del cambiamento. Un invito a cui la Cgil del Trentino è pronta ad aderire anche alla luce degli impegni assunti all’ultimo congresso provinciale.

 

 

Trento, 2 febbraio 2024

 

 

TORNA SU