Faggioni (Cgil) e Mastrogiuseppe (Fillea): grave la posizione della presidente Bertamini. Gli infortuni non si prevengono solo a parole.

“Sulla sicurezza sul lavoro si possono scegliere due strade o ci si impegna concretamente sulla prevenzione, senza alcun pregiudizio, oppure ci si limita alle solite parole di circostanza dopo un incidente mortale o particolarmente grave, senza incidere per cambiare le cose. Le affermazioni della presidente Bertamini, che guida l’associazione artigiani in Alto Garda e Ledro, sulla non necessità di istituire la figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza a livello territoriale, ci dimostrano che almeno una parte di imprese è sulla seconda posizione”. Lo dicono Manuela Faggioni, che per la Cgil del Trentino segue le politiche su salute e sicurezza, e Giampaolo Mastrogiuseppe, segretario provinciale della Fillea. “L’incidente sul cantiere della Loppio Busa è un esempio emblematico di questa situazione – sottolinea Faggioni -. La presenza degli Rlst, e la presidente Bertamini in quanto componente dell’OSA (Organismo per la sicurezza nell’artigianato) e dell’Ebat dovrebbe saperlo molto bene, è cosa diversa dai consulenti di Centrofor. Le sue parole sono gravi”. Sulla stessa linea anche Mastrogiuseppe, vicepresidente di Centrofor, che aggiunge: “Basta con la storia della duplicazione delle figure. E’ pura mistificazione. I consulenti Centrofor, che svolgono un ruolo prezioso e utile, sono consulenti delle aziende che svolgono un’azione di accompagnamento. Come parte sindacale ne riconosciamo l’utilità e quest’anno ci siamo spesi per aumentare le consulenze. Cosa diversa è l’Rlst, una figura con cui i lavoratori parlano in modo diretto, a cui possono segnalare eventuali criticità e a cui fare riferimento per tutte le questioni aziendali su salute e sicurezza”.

Le imprese edili trentine continuano a vedere come fumo negli occhi queste figure. L’edilizia è l’unico settore dell’artigianato dove non ci sono Rlst. Non solo: il Trentino è tra i pochi territori in Italia dove nell’edilizia non esiste questa figura. “Forse è il momento di cambiare, invece di limitarsi alle parole di sconcerto e dispiacere dopo ogni incidente. Anche per il settore delle costruzioni, è cosa nota, è tra quelli più a rischio. Ci aspettiamo che la presidente Bertamini, anche per il suo ruolo all’interno di Ebat e Osa, chiarisca meglio le sue parole. Per noi la sua posizione sugli Rlst è inaccettabile”, concludono Faggioni e Mastrogiuseppe.

Trento, 26 marzo 2024