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Caso Cristoforetti, grave il silenzio della giunta

“Senza prendere le distanze si legittimano quelle affermazioni”

Dichiarazioni dei tre segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti



L’assordante silenzio con cui l’assessore Spinelli e il presidente Fugatti stanno gestendo il caso del capo di gabinetto del titolare dello Sviluppo Economico conferma come non ci sia alcuna intenzione di rimuovere dall’incarico Ivan Cristoforetti per le gravissime e ripetute frasi sessiste, razziste e offensive pubblicate sul suo profilo twitter. Si tratta di affermazioni becere, inaccettabili soprattutto se prodotte da chi riveste un ruolo istituzionale e che denotano l’assenza di rispetto verso le istituzioni stesse oltre che gli interlocutori sociali e istituzionali. Chi, come stanno facendo l’assessore Spinelli e il presidente Fugatti, non prende pubblicamente le distanze, legittima quelle affermazioni e ne diventa, nei fatti, complice.

In un contesto normale chi sbaglia chiede scusa e paga per il proprio errore.

Questo nuovo incidente conferma la scarsa capacità da parte dell’attuale governo provinciale, di individuare persone consapevoli della delicatezza dei ruoli che sono chiamati a ricoprire.

La vicenda squarcia il velo sui valori della nostra giunta provinciale su temi quali il rispetto delle persone, il razzismo e il rispetto delle diverse idee politiche. Tutto ciò, anche alla luce delle gravissime affermazioni sulla necessità di abolire i sindacati, per quanto ci riguarda pregiudica in modo grave i rapporti con la giunta del presidente Fugatti.









Trento, 24 maggio 2019

 

 

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