NEWS

Mercatone Uno, i lavoratori incontrano l’assessore Spinelli

Filcams: la Provincia sia parte attiva per salvaguardare questi addetti. Si lavori ad un piano condiviso di ammortizzatori sociali e riqualificazione professionale

Si è concluso con un incontro con l’assessore Achille Spinelli, il presidio dei lavoratori del Mercatone Uno, organizzato questa mattina in Piazza Dante dalla Filcams.

Al titolare delle deleghe sullo Sviluppo Economico sindacati e lavoratori del punto vendita di Mezzolombardo hanno chiesto la massima attenzione sulla vertenza con il gruppo Shernon holding, che poco meno di una settimana fa ha dichiarato fallimento mettendo sulla strada 1.800 addetti in tutta Italia, più di 30 in Trentino.

La partita si gioca su un duplice fronte – spiegano Roland Caramelle segretario della Filcams e Alessandro Stella, che segue questi lavoratori -. Sul piano nazionale la richiesta è che al tavolo ministeriale si arrivi alla tutela massima di questi posti di lavoro con l’attivazione degli ammortizzatori sociali. La partita principale per noi si gioca, però, anche a livello locale. Abbiamo chiesto il massimo impegno della Provincia a seguire questa vertenza, prendendo parte a tutti i tavoli nazionali presso il Ministero dello Sviluppo economico per assicurare la migliore tutela occupazionale possibile. Allo stesso tempo abbiamo sollecitato l’Assessorato ad attivare, non appena sarà chiara la decisione del Tribunale di Bologna, un percorso che coinvolga anche Agenzia del lavoro per il sostegno e la formazione e riqualificazione di queste persone”.

Intanto si attende una pronuncia da parte del Tribunale di Bologna sulla retrocessione del compendio aziendale dalla Shernon. Con questa pronuncia del Tribunale il Ministero – questa è la richiesta dei sindacati – dovrebbe muoversi immediatamente affinché si attivino gli ammortizzatori sociali e l’amministrazione straordinaria per la riapertura dei punti vendita (rendendo disponibili anche le risorse necessarie).

Emergerà solo nelle prossime settimane, inoltre, se esistono le condizioni per una soluzione unitaria a livello nazionale per l’acquisizione di tutti i punti vendita oppure se si profileranno soluzioni locali. “In questa seconda ipotesi l’assessorato ha assicurato che la Provincia di farà parte attiva per individuare, anche attraverso gli strumenti esistenti in Trentino, una soluzione che assicuri la tutela e la tenuta nel tempo dell’occupazione. Il caso Shernon, l’irresponsabilità e l’assoluta mancanza di rispetto con cui sono stati trattati i lavoratori, dimostra la necessità di costruire soluzioni solide per il futuro. I lavoratori sono logorati da anni di incertezze”, concludono Caramelle e Stella.

 

 

 

TORNA SU