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Portierato università, pronti a ricorrere al giudice

Nessun passo avanti nell’incontro in Provincia. Filcams: “Abbiamo chiesto una presa di posizione politica alla giunta per questi lavoratori, ci hanno risposto con l’ennesimo confronto tecnico rivelatosi inutile”.

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro di questo pomeriggio in
Provincia che avrebbe dovuto trovare una mediazione sul futuro dei 54
lavoratori del portierato universitario. “Abbiamo avuto l’ennesimo
confronto tecnico che come prevedibile non ha portato nessun passo in
avanti. Avevamo chiesto e chiediamo ancora una presa di posizione
politica da parte della giunta. Registriamo invece l’assenza degli
assessori Bisesti (per precedenti impegni) e Spinelli. Per quanto
riguarda Rear Miorelli, il nuovo fornitore del servizio, hanno messo
sul tavolo solo briciole”, commentano Roland Caramelle segretario
della Filcams e Francesca Delai che per la categoria segue questi
addetti.
Di fronte all’esito della riunione i sindacati hanno annunciato
l’intenzione di ricorrere al giudice per far valere le ragioni dei
lavoratori. “Non è accettabile la loro interpretazione della clausola
sociale – insistono -. Siamo di fronte ad un caso di totale continuità
del servizio. Non si capisce per quale ragione la discontinuità sia
nei trattamenti, peggiorati, dei lavoratori. Per noi vale la clausola
sociale, come mantenimento di tutte le attuali condizioni di lavoro, e
vale la cessione del ramo d’azienda”.
Durante il confronto di questo pomeriggio i lavoratori si sono riuniti
in presidio in piazza Dante, portando avanti la manifestazione di
questa mattina a cui hanno partecipato (visti di dati finali di
adesione) circa duecento lavoratori e lavoratrici.
I sindacati hanno comunque chiesto a Università e Provincia quantomeno
di vigilare sui compiti svolti e sulle mansioni affidate da domani ai
54 addetti. “Li pagano da uscieri ma chiedono che svolgano lo stesso
servizio di oggi. Chiediamo che almeno l’Ateneo verifichi il rispetto
delle mansioni per le quali sono stati assunti”.
Questa mattina una delegazione di sindacati e lavoratori è stata
ricevuta in Rettorato dal direttore dell’Ateneo Alex Pellacani.
“Secondo il direttore dell’Ateneo ci sono “portinai” che
guadagnerebbero più di impiegati laureati inquadrati a livello C. Se
ciò risponde al vero ci chiediamo che senso ha esternalizzare i
servizi con l’intento di risparmiare, quando poi non è così. Tornino
indietro riportando alla gestione diretta il portierato!”

 



Trento, 15 luglio 2019

 

 

 

 

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