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Appalti, inaccettabile tagliare diritti e salario ai lavoratori

Zabbeni (Cgil): le gare pubbliche devono sostenere imprese e lavoro di qualità”

Nei cambi appalto non è ammissibile che i lavoratori subiscano tagli al salario e ai diritti. I bandi vanno costruiti coerentemente a questo principio, che ha peraltro ispirato la normativa provinciale in materia”. Lo ha detto questa mattina Maurizio Zabbeni rappresentante della Cgil al Tavolo appalti provinciale, nell’ambito del convegno organizzato dalla Provincia sulla nuova legge per la semplificazione e sullo “sblocca cantieri”. Zabbeni nel suo intervento è stato chiaro: “Gli appalti pubblici sono un pezzo di politica industriale e danno la misura della capacità di chi governa i territori di spendere correttamente le tasse dei cittadini. Devono sostenere, dunque, impresa e lavoro di qualità. In questa logica è inaccettabile ciò che è accaduto nel cantiere Loppio-Busa e nell’appalto per il servizio di portierato dell’Università di Trento”.

Il sindacato punta il dito anche contro chi ha il compito di costruire i bandi di gara pubblici. “Non è più accettabile che in fase di stesura dei bandi e in fase esecutiva dei lavori e dei servizi, di fatto, si vanifichino le misure inserite nella legge provinciale a tutela del lavoro e che sono frutto di un paziente e delicato lavoro di concertazione tra le parti portato avanti dal Tavolo appalti”.

Zabbeni insiste dunque sulla necessità di arrivare in tempi rapidi alla stesura del regolamento della nuova legge sulla semplificazione affinché vi siano realmente i controlli in fase esecutiva in modo da garantire il rispetto dei lavoratori. “Chiediamo un incontro urgente alla giunta provinciale affinché siano elaborate linee guida vincolanti precise, sia in termini di costruzione dei bandi di gara che devono garantire una corretta interpretazione della clausola sociale sia per la per l’accelerazione in termini di controlli circa le regolarità retributiva”, conclude Zabbeni.

 

 

Trento, 18 luglio 2019

 

 

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