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Turismo. Cgil Cisl Uil: “Si apra un confronto vero su come qualificare i posti di lavoro”

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Per affrontare il nodo della carenza di manodopera nel turismo e migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, va aperto un confronto serio che coinvolga, in primo luogo, le organizzazioni sindacali di categoria che rappresentano le migliaia di lavoratrici e lavoratori della ristorazione e del comparto ricettivo. Considerata l’importanza del settore turistico per il nostro territorio, dobbiamo avere obiettivi ambiziosi: in primo luogo migliorare la condizioni di lavoro attraverso la contrattazione”. Queste sono le considerazioni di Andrea Grosselli (Cgil del Trentino), Lorenzo Pomini (Cisl del Trentino) e Gianni Tomasi (Uil del Trentino) che rappresentano anche le rispettive organizzazioni in seno al consiglio di amministrazione di Agenzia del Lavoro.
“Gli incentivi economici alle imprese, le politiche del lavoro provinciali e i servizi per l’impiego gestiti da Agenzia del Lavoro possono sicuramente fare molto per contribuire a qualificare i posti di lavoro del turismo. Ma tutto questo non basta senza la contrattazione e l’utilizzo di tutti i suoi strumenti, a partire dagli enti bilaterali già esistenti”.
“Per questo motivo  - concludono i sindacalisti - è bene mettere rapidamente tutti intorno ad un tavolo, rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, per trovare le migliori soluzioni per il settore, guardando non solo all’emergenza, ma che affronti il tema in modo strutturale”.

 

 

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