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AGRICOLTURA, NESSUN MARCHIO DI QUALITÀ CHE NON CONSIDERI ANCHE IL LAVORO

Oggi confronto sindacati con l’assessora Zanotelli. “In un settore ad alto rischio illegalità e infiltrazioni sarebbe un progetto dal fiato corto”. Domani al via il nuovo ente bilaterale per il settore agricolo

Non si può far nascere il marchio di qualità della filiera agroalimentare trentina senza includere la qualità del lavoro. In un settore ad alto rischio illegalità e infiltrazioni, come hanno dimostrato anche le indagini degli enti ispettivi, è fondamentale recuperare questo aspetto per non avviare un progetto dal fiato corto”. Lo hanno ribadito oggi i segretari di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, Maurizio Zabbeni, Fulvio Bastiani e Fulvio Giaimo all’assessora Giulia Zanotelli, nell’ambito di un incontro chiesto dalle tre sigle di categoria. Per sindacati il possesso del marchio certificato dovrà essere legato all’accesso ai contributi provinciali “perché è necessario incentivare comportamenti corretti, altrimenti la qualità sarà solo teorica”.
Il confronto è stato anche l’occasione per ribadire, a due mesi dal tavolo convocato dalla Provincia su lavoro senza i sindacati, che non è accettabile che l’Assessorato si faccia “promotore di tavoli parziali che su temi delicati quali il funzionamento del mercato del lavoro e soprattutto il contrasto a forme di illegalità nei rapporti contrattuali escludendo di rappresentanti del mondo del lavoro, impegnati in prima linea per il contrasto a questi fenomeni a tutela di tutti gli addetti”.

Un impegno che trova conferma nel lavoro portato avanti in questi mesi per la costituzione dell’Ente bilaterale dell’agricoltura che vedrà la luce domani, 4 settembre, con la costituzione davanti al notaio. “Il nuovo ente bilaterale avrà importanti funzioni sul piano formativo e avrà il compito di agevolare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro – ricordano i sindacalisti -. Quello del mercato del lavoro e del suo buon funzionamento è una delle priorità del nuovo ente che ha anche, tra gli obiettivi la costituzione della sezione territoriale della cabina di regia per la rete del lavoro agricolo di qualità, così come prevista dalla legge nazionale contro il caporalato. Ad oggi ne sono state attivate pochissime a livello nazionale e per quanto ci riguarda con l’avvio dell’ente lavoreremo da subito per coinvolgere tutti i soggetti, dalle parti datoriali agli enti ispettivi (Inps e Inail) al Servizio lavoro della Provincia. Il contrasto all’illegalità è un investimento che va a vantaggio dell’intero sistema, perché tutela le imprese sane, difende la qualità del lavoro e i diritti del lavoratore e dà garanzie al consumatore finale”.

Nell’ambito dell’incontro di questo pomeriggio Flai, Fai e Uila hanno posto l’accento anche sulle conseguenze della tempesta Vaia ribadendo ancora una volta la necessità che Piazza Dante garantisca risorse congrue per il ripristino e la messa in sicurezza del territorio, allo stesso tempo rafforzando anche l’opera di manutenzione del territorio che sempre di più sarà esposto a fenomeni meteorologici estremi causati dai cambiamenti climatici.

L’assessora ha preso atto delle questioni poste dai sindacati e ha assicurato la massima attenzione ai temi relativi alla qualità del lavoro e del comparto in generale. Ha dichiarato che il nuovo disciplinare conterrà, come sollecitato dai sindacati, anche il tema dell’etica aziendale. Un passaggio positivo, ma non sufficiente. “ Serve fare in modo che ci sia un sistema di autocontrollo che, come avviene nel porfido o negli appalti, verifichi la correttezza del contratto di lavoro applicato nonché il rispetto delle norme in materia retributiva e contributiva”. L’assessora Ha infine preso l’impegno per un coinvolgimento delle organizzazioni dei lavoratori già dal prossimo incontro in calendario.


_Trento, 3 settembre 2019_

 

 

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