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Rischio infiltrazioni mafiose, serve massima attenzione

Sindacato preoccupato per le indagini in corso da parte della Guardia di Finanza “Il pericolo concreto esiste anche sul nostro territorio”

Le indagini in corso da parte della Guardia di Finanza, a cui va il nostro plauso, sul rischio di infiltrazioni mafiose anche nell’agricoltura trentina destano molta preoccupazione e sono, purtroppo, la dimostrazione che anche il nostro territorio e la nostra economia possono essere oggetto degli affari delle organizzazioni criminali”. Lo dicono il segretario della Cgil del Trentino, Franco Ianeselli e Maurizio Zabbeni, segretario della Flai del Trentino la categoria che rappresenta il comparto agroalimentare. “Attendiamo come è giusto la conclusione delle indagini, ma è evidente che questo problema non può essere assolutamente sottovalutato. Al contrario va monitorato e scoraggiato con azioni pressanti di prevenzione e repressione”, insistono i due segretari.

Proprio alla luce di questa situazione e della consapevolezza che molto spesso le organizzazioni criminali, mafia e ndrangheta in particolare, costruiscono e alimentano i loro traffici illeciti anche attraverso commistioni con il tessuto economico sarebbe un grave errore sottovalutare questo pericolo in Italia, ma anche in Trentino. Peraltro sono già emersi alcuni segnali che hanno destato allarme. Per questa ragione, per il sindacato, è sbagliato fare un’inutile classifica dei reati che interessano maggiormente i trentini, come fatto l’estate scorsa dall’ex procuratore Dragone, rischiando di perdere di vista questioni dalla portata decisamente più significativa. “A farne le conseguenze anche in questo caso è l’economia sana e purtroppo i lavoratori e le lavoratrici che in contesti in cui governano logiche criminali non vedono rispettati i loro diritti – aggiungono Ianeselli e Zabbeni -. Ci auguriamo che la Guardia di Finanza faccia luce quanto prima su questa vicenda, individuando tutte le responsabilità”.

Infine la Cgil ricorda che i sindacati sono impegnati con la Provincia di Trento, la stessa Guardia di Finanza e le associazioni datoriali insieme a Inps, Inail e Ispettorato imprenditoriali, Università di Trento e prefetto alla condivisione di un livello strutturato di prevenzione che si spera possa trovare applicazione in tempi ragionevolmente rapidi.

 

 

 

 

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