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Cgil Cisl Uil protestano contro i tagli al lavoro

Oggi presidio sotto la Provincia contro una decisione che riduce di 5,5 milioni di euro le risorse per le misure a sostegno dell'occupazione. Bloccati la staffetta occupazionale e il reddito di attivazione

Cgil Cisl Uil protestano contro i tagli al lavoro

Cgil Cisl Uil del Trentino hanno protestato questo pomeriggio sotto la Provincia contro i tagli decisi dalla giunta sulle politiche del lavoro. Se l’Esecutivo Fugatti non cambierà rotta, adottando in Consiglio provinciale correttivi alla manovra di bilancio, con il 1° gennaio del 2020 il bilancio di Agenzia del Lavoro perderà 5,5 milioni di euro e verranno bloccati tra gli altri la staffetta occupazione e il reddito di attivazione (REAL). Una questione che le tre sigle sindacali hanno posto oggi anche all’attenzione dell’assessore Spinelli e dei capigruppo consiliari, senza però ottenere nessuna concreta rassicurazione. Di fatto Cgil Cisl Uil hanno chiesto di mantenere la staffetta dando disponibilità ad intervenire sui criteri di accesso e suggerendo di recuperare risorse riducendo non il sostegno ai lavoratori ma agevolazioni Irap per imprese che realizzano staffette. Il titolare delle deleghe sul lavoro ha dichiarato di comprendere le ragioni dei sindacati e si è detto disponibile a portare la questione all’attenzione della Giunta. Impegno apprezzabile, ma singolare visto che l’assessore Spinelli di questa giunta è parte e le deleghe sul lavoro competono a lui.

Per i segretari di Cgil Cisl Uil dunque resta incomprensibile come “in un momento in cui la crescita rallenta e di fronte a dati che confermano l’aumento dei part time involontari e il rischio di un deterioramento sul fronte dell’occupazione, la giunta invece di sostenere il lavoro, incredibilmente decida di tagliare le misure a sostegno dell’occupazione. Una scelta assurda i cui costi saranno pagati ancora una volta dalle fasce più deboli”.

In particolare la riduzione di risorse nel bilancio di Agenzia del Lavoro si tradurrà nel blocco degli incentivi per le assunzioni stabili di disoccupati deboli e della staffetta occupazionale che consente la riduzione d'orario di lavoratrici/tori senior e l'assunzione stabile di un giovane. Con il 2020 stop anche al reddito di attivazione al lavoro (REAL) per sostenere i disoccupati che si ricollocano velocemente. Non ci saranno, inoltre le risorse per sostenere le lavoratrici autonome in congedo di maternità. A rischio anche i lavori socialmente utili per lavoratori disabili e segnalati dai servizi sociali.

Cgil Cisl Uil chiedono invece di continuare ad investire sul welfare attivo, ma come risorsa per far funzionare l’economia. I sindacati chiedono di estendere e rafforzare l’assegno unico, anche oltre il diciottesimo anno dei figli, di ampliare i servizi per i bambini a cominciare dai nidi, sostenere l’invecchiamento attivo e resa capillare la rete di assistenza domiciliare. Indispensabile, inoltre, rafforzare l’occupazione femminile. Misure che favorirebbero anche la crescita economica e la creazione di nuove opportunità di lavoro.

 

 

 

 

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