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Bando per il personale Ata, nessun confronto con i sindacati

Mazzacca (Flc): il testo non valorizza adeguatamente le competenze maturate in questi anni dai lavoratori precari

Un incontro deludente, che dimostra ancora una volta la volontà di non aprire un confronto serio e costruttivo con i rappresentanti dei lavoratori”. Così sintetizza Flc del Trentino l’incontro avvenuto ieri tra organizzazioni sindacali della scuola e il Dipartimento dell’Istruzione. Sul tavolo il nuovo bando di concorso per gli assistenti amministrativi molto atteso dai molti precari che in questi anni hanno lavorato nelle segreterie scolastiche. Un testo su cui i sindacati si aspettavano di poter aprire un confronto, anche sulla base di quanto prevede la legge che parla di "informazione preventiva fornita a livello delle strutture provinciali competenti per materia, inviando tempestivamente la documentazione necessaria. Quanto più lontano possibile da ciò che è accaduto ieri in Via Gilli. “I funzionari del Dipartimento si sono limitati a leggere velocemente la bozza del bando, che dovrebbe andare all’approvazione della giunta provinciale già venerdì – sottolinea la segretaria generale della Flc Cinzia Mazzacca -. Nessuno spazio di approfondimento né di riflessione sui contenuti. Inoltre ci è stato chiesto di fornire eventuali osservazioni quando non ci hanno nemmeno consegnato il testo scritto. Siamo oltre la presa in giro”.

Al di là della grave questione di metodo Flc punta il dito anche contro i contenuti del bando che non valorizza come sarebbe stato opportuno “il servizio prestato fino ad ora dal personale che si vede attribuire un punteggio non congruo e non coerente con una professionalità accresciuta negli anni, con l’impegno profuso nel tempo a favore delle istituzioni scolastiche e dell'utenza, in un momento in cui le segreterie sono sovraccaricate di incombenze. Ci aspettavamo, invece, una valorizzazione maggiore della competenza pratico/operativa posseduta e dimostrata negli anni. Faremo comunque presente tutte le nostre perplessità. Resta il fatto che non è in questo modo che si costruiscono sereni rapporti sindacali”, conclude Mazzacca.

 

 

 

 

 

Trento, 22 gennaio 2020

 

 

 

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