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“MAI INDIFFERENTI”

La mostra dedicata alle legge razziali fasciste è esposta nell’atrio della sede di Via Muredei “La nostra è una testimonianza contro il diffondersi sempre più frequente di atteggiamenti razzisti”

 “MAI INDIFFERENTI”

Era il 18 settembre 1938 quando Benito Mussolini annunciò agli italiani ”la storia c'insegna che gli imperi si conquistano con le armi, ma si tengono col prestigio. E per il prestigio occorre una chiara, severa coscienza razziale che stabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superiorità nettissime". Era il primo passo verso le leggi razziali. Le norme che escludevano gli ebrei dalle amministrazioni pubbliche, dalla scuola, che impedivano i matrimoni misti, revocò la cittadinanza italiana agli ebrei stranieri, impose forti limitazioni all’esercizio di molte professioni intellettuali e impedì agli ebrei di esercitare come notai e giornalisti. Un provvedimento chiaramente discriminatorio, che aveva l’obiettivo di colpire, umiliare ed escludere dalla società tutti coloro che non erano rispondenti ai canoni imposti dal regime fascista, quindi oltre agli ebrei gli omosessuali, i Rom, i Testimoni di Geova, i meticci e i neri. Il tutto avvenne nell’indifferenza dei più. Una storia che viene ricostruita dalla mostra MAI INDIFFERENTI, ospitata da oggi nell’atrio della Cgil del Trentino, in via Muredei 8 a Trento.

 

Oggi a oltre quarant’anni di distanza emergono sempre più frequentemente manifestazioni di odio razziale, di disprezzo verso chi è diverso, di antisemitismo.

Ospitando la mostra la Cgil del Trentino e lo Spi, come hanno già fatto in diversi territori italiani altre Camere del Lavoro e sezioni Anpi, intendono essere testimoni di un pezzo importante del nostro passato, contribuire a riportalo alla memoria perché oggi come allora non prevalga indifferenza, ma si attivino al contrario indispensabili anticorpi contro l’odio e tutte le forme di discriminazione.

 

La mostra si articola in quaranta pannelli che riproducono documenti, frasi, foto anche inedite, storie di personaggi noti – come Claudio Treves e Vittorio Foa – e di vittime quasi sconosciute. E’ anche attraverso la loro storia, la ricostruzione di spezzoni di quotidianità che si tiene viva la memoria di una delle vicende più drammatiche della nostra storia, il vissuto di sofferenza di chi si scoprì tagliato fuori, l’immobilismo di molti, ma anche l’impegno e la solidarietà messi in campo da altri anche a costo della loro vita.

MAI INDIFFERENTI è stata curata dalla Anpi in collaborazione con la Cgil e lo Spi ed è dedicata al ricordo di Adele Bei.

La mostra rimarrà nell’atrio della Cgil del Trentino fino al 17 marzo.

 

 

 

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