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Anche nel comparto alimentare prima la sicurezza

L’emergenza coronavirus impone l’anno tutela massima della salute nei luoghi di lavoro

 

 

 

Ci rivolgiamo indistintamente a tutte le realtà produttive, soggetti economici, attività lavorative di vario genere comunque riconducibili alle scriventi FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL del Trentino, di cui agli indirizzi.

 

Siamo consapevoli di rappresentare una delle filiere produttive, quella agroalimentare, essenziali per l’intero Paese, per la sopravvivenza stessa della popolazione. Siamo altrettanto certi, tuttavia, che non tutte le attività, quelle non prettamente riferibili a prodotti alimentari di prima necessità, rivestano tale elemento di essenzialità. Abbiamo già chiesto ad ogni livello la chiusura delle attività non necessarie. In riferimento alle realtà che non possono chiudere perché produttrici di beni di prima necessità, abbiamo il dovere ed il diritto, però, di pretendere massima attenzione e serietà, sensibilità da parte di chi gestisce le aziende. Riteniamo possibile rallentare i ritmi di lavoro, riorganizzare le produzioni, riorganizzare gli spazi e la loro fruizione, predisporre sanificazione e interventi di prevenzione collettiva ed individuale che consentano di preservare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori con tutte le misure elencate nei vari DPCM e nel Protocollo siglato in data odierna .

 

Devono essere le pretese del mercato mondiale ad attendere, non la vita. La pandemia in corso, peraltro, non risparmia nessuno. Le condizioni di competitività sono paritarie.

Come già precedentemente comunicato abbiamo unitariamente e ripetutamente chiesto che laddove le attività produttive siano operative debba essere garantita la massima tutela della salute e della sicurezza.

 

Ora, CHIEDIAMO CON FORZA IL RISPETTO del Protocollo dd 14 marzo 2020 - Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” - che definisce precise linee guida da adottarsi in ogni azienda a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro perché si eviti il contagio da COVID-19.

Diffidiamo, pertanto, dall’adottare misure riduttive e/o non congrue rispetto ai contenuti del protocollo medesimo.

 

Il Governo ha messo e metterà a disposizione ulteriori ammortizzatori sociali e congedi retribuiti che consentono fermate temporanee delle attività per regolarizzarsi allineandosi a tutte le prescrizioni contenute nel citato Protocollo, oltre a gestire ogni eventuale fase di riduzione delle produzioni. Ci preme appellarci alla massima sensibilità ricercando la necessaria flessibilità organizzativa provvedendo alla concessione di permessi per il genitore con problemi nella gestione dei figli, ovvero in caso di necessità di cura per altri familiari.

Esortiamo il massimo coinvolgimento delle scriventi nella gestione di dette fasi, evitando un nostro doveroso ed inevitabile intervento ex post. Siamo a disposizione per siglare e condividere ogni accordo possibile finalizzato a concretizzare ogni ipotesi di intervento contenuta nel più volte citato Protocollo e nei diversi DPCM emanati.

 

Gli strumenti non mancano, le prescrizioni sono precise, non esistono più alibi di sorta.

 

Diffidiamo a lavorare in modo difforme da quello previsto, comunicando, sin d’ora, che qualora non accadesse SIAMO PRONTI A FERMARE, SCIOPERANDO, LE ATTIVITÀ STESSE FINO A QUANDO NON SARANNO GARANTITE CONDIZIONI DI MASSIMA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA.  

 

Vi esortiamo a condividere gli interventi e i sistemi di protezione, collettivi ed individuali, con i nostri delegati e delegate, gli RLS come previsto dal citato Protocollo e di mettere in atto con la massima tempestività quanto disciplinato al punto 13. dello stesso.

 

Nel ringraziare il senso di responsabilità che tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori della filiera agroalimentare stanno dimostrando, nessuno escluso, ribadiamo con fermezza che nel caso di segnalazioni di aziende inadempienti rispetto alle linee guida interverremo per l’immediato arresto delle attività con ogni mezzo a nostra disposizione.

TESTO IN ALLEGATO

 

 

 

 

 

 

                     

p. FLAICGIL

Maurizio Zabbeni

  p. FAICISL

  Fulvio Bastiani

p. UILA-UIL

Fulvio Giaimo

                     

 

 

Allegati

 

 

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