NEWS

Emergenza Coronavirus, servono risorse straordinarie per il lavoro

Cgil Cisl Uil chiedono che il Ddl 50 preveda uno stanziamento urgente per Agenzia del Lavoro “Vanno sostenuti tutti i lavoratori e in particolare quelli che hanno minor tutele”

Alla vigilia della discussione in Consiglio provinciale del disegno di legge 50 sulle misure per fronteggiare l’impatto del coronavirus sull’economia e il mondo del lavoro trentino Cgil Cisl Uil tornano a chiedere risorse straordinarie per sostenere i lavoratori ed in particolare quelli che hanno minori tutele e sono maggiormente esposti al rischio di perdere occupazione e reddito. “E’ necessario che il ddl 50 preveda degli stanziamenti urgenti per il bilancio di Agenzia del Lavoro – dicono i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Il testo licenziato dalla giunta non stanzia neppure un euro per il lavoro. E’ assolutamente indispensabile che nell’ambito del dibattito che si apre domani in Consiglio si trovino i fondi per potenziare gli interventi previsti dal decreto “Cura Italia” a vantaggio del mondo del lavoro. A nostro avviso servono misure specifiche in particolare su lavoratori stagionali, partite iva, lavoratori atipici e collaboratori”

Accanto agli interventi sul piano delle politiche del lavoro i sindacati sono consapevoli che l’emergenza coronavirus avrà un impatto forte sulla tenuta dell’economia trentina. Per questa ragione chiedono misure anticicliche di rilancio di tutti i settori economici. “Puntare solo sui lavori pubblici e l’industria non è sufficiente – spiegano - . Servono misure a sostegno del terziario e in particolare del turismo, della ristorazione e dei servizi in genere, che stanno pagando il costo più alto di questa emergenza”. E per il rilancio di settori così centrali per l’economia del Trentino, Cgil Cisl Uil pongono l’accento in primo luogo sulla sicurezza degli addetti e dei cittadini. “Se ora, nel bel mezzo dell’emergenza, è indispensabile concentrare i pochi dispositivi di protezione oggi disponibili ai settori essenziali, a partire dai sanitari che stanno in trincea, poi questi dovranno essere accessibili a tutti, fino a che non si troverà una cura o un vaccino. Di qui passa anche la ripresa di intere filiere produttive e di tutto il comparto del terziario come dimostra quello che sta accadendo nel primo paese colpito dal coronavirus, la Cina. Una volta che la pandemia ridurrà al sua diffusione, la vita tornerà lentamente alla normalità. Dobbiamo essere in grado di accelerare questo processo garantendo sicurezza e tutela della salute per tutti”.

Infine i segretari generali ricordano la necessità di fare il massimo sforzo per contenere il contagio e assistere le persone ammalate a causa del virus. “Ora però indispensabile concentrarci sulle attività economiche essenziali che in questi giorni e nelle prossime settimane debbono permettere alla nostra comunità di andare avanti. Chi opera in questi settori deve avere a disposizione tutti i dispositivi di sicurezza necessari e la tutela della loro salute deve essere massima”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

Trento, 18 marzo 2020

 

 

TORNA SU