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Scuole musicali: Galvagni replica a Il Diapason e a Margerita Cogo

Con riferimento alle parole di Alessandro Pezze e Rolando Lucchi della Scuola musicale Il Diapason e all’intervento di Margherita Cogo, rappresentante di dieci scuole musicali, Stefano Galvagni replica a quanto affermato.

Scuole musicali: Galvagni replica a Il Diapason e a Margerita Cogo

Con riferimento alle parole di Alessandro Pezze e Rolando Lucchi della Scuola musicale Il Diapason e all’intervento di Margherita Cogo, rappresentante di dieci scuole musicali – apparse oggi su un quotidiano locale – il sindacalista di Fp Cgil Stefano Galvagni replica a quanto affermato.

Gli interlocutori citati avevano risposto a un comunicato emesso il giorno prima dallo stesso Galvagni, in cui si chiedevano alla Provincia risposte precise in merito al futuro degli insegnanti delle Scuole musicali. Si chiedeva se e come sarebbero state riconosciute le ore erogate online ai fini dei contributi e del pagamento delle rette; si chiedeva se fosse possibile prevedere – come e quando – i recuperi delle ore perse, con lezioni dal vivo.

«Abbiamo posto domande alla Provincia – afferma Galvagni – e rispondono Il Diapason e Margherita Cogo. Curioso. Purtroppo, tutte le domande restano sul tavolo perché, a differenza di quanto affermano i soggetti citati, la Provincia ha sospeso la sua risposta con un “valuteremo”. Dunque certezze non ce ne sono».

Sul fatto che Il Diapason voglia spiegare a Galvagni quale è il ruolo del sindacato: «Conosco bene il mio ruolo e le preoccupazioni che ho formalizzato le ho raccolte proprio sentendo i lavoratori: guarda un po’. Addirittura si parla di “demagogica strategia del terrore”? Rigetto assolutamente al mittente queste gravissime affermazioni che ledono il ruolo della Fp Cgil del Trentino a cui non può ascriversi in maniera assoluta alcun atteggiamento demagogico e tantomeno terroristico. Ritengo questa uscita non solo infondata, ma gratuita e strumentale. Chissà, forse sono l’unico che si è preso la briga di ascoltare i lavoratori e raccogliere le loro paure, altro che demagogiche strategie. Per cui su quale sia il mio ruolo invito, al contrario, i dirigenti de Il Diapason a pensare al proprio, visto tra le altre cose il grande senso di responsabilità che Fp Cgil ha sempre mostrato al tavolo di contrattazione.

Leggo, inoltre: “le scuole si sono subito attivate con varie piattaforme online”. Ecco: questo è falso. Qualcuno è partito prima e qualcuno dopo. Ma certo con ritardi di settimane rispetto a come si è mossa la scuola pubblica. In ogni modo si è andati in ordine sparso, non essendoci indicazioni dalla Provincia».

Concludendo: «Nel rispetto del ruolo di ognuno, sono costretto a riformulare tutti i miei quesiti, specificando che non ho attaccato alcuna scuola e che quelle domande erano rivolte alla Provincia, da cui non è giunta alcuna risposta chiara».

 

 

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