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Bisogni educativi speciali, ancora senza risposte moltissimi studenti

Flc: molti interventi non sono stati riattivati nonostante il chiarimento Pat e solo una minima parte delle risorse stanziate è stata rimessa in campo

Non si è ancora sbloccata la situazione di molti bambini e ragazzi con Bisogni educativi speciali, che con l’emergenza coronavirus sono rimasti senza assistenza educativa. Lo denuncia Flc del Trentino mettendo in luce che in molti istituti non si è mosso nulla nonostante un’apposita determina del Dipartimento abbia messo nero su bianco che le ore previste per questi alunni devono essere garantite in toto. E questo vale anche quando sono prestate da assistenti educatori in convenzione, cioè attraverso cooperative sociali. La Provincia ha mantenuto anche l'impegno economico già stanziato. “Di fatto le risorse sono state confermate – spiega la segretaria provinciale Cinzia Mazzacca – ma pochissimi di questi soldi sono stati messi realmente in campo per riattivare gli interventi”. La determina dell’Assessorato e la circolare del Dipartimento infatti hanno chiarito che tutte le iniziative e i progetti già affidati e poi sospesi per l’emergenza Covid e rivolti a questi ragazzi e bambini vanno rimodulati, riprogrammati, riprogettati, ammettendo anche la differenziazione e riprogrammazione dell’attività a favore di altri studenti che necessitano di interventi di supporto. “Eppure molti ragazzi e le loro famiglie sono ancora in attesa. Gli Istituti non sempre si sono attivati e questo è inaccettabile,” insiste la segretaria della Flc.

Gli interventi vanno riattivati subito e, come previsto, possono essere riprogrammati e messi in campo fino a fine agosto.

E’ inaccettabile, infatti, che gli studenti con bisogni educativi speciali e le loro famiglie siano stati lasciati soli e che questa situazione si protragga nel tempo.

Flc ritiene indispensabile che le relazioni interrotte siano riattivate al più presto e in tutti i casi dove è possibile deve essere fatto in presenza. “E’ indispensabile che le relazioni interrotte siano riprese tempestivamente: ogni giorno di ritardo sottrae risorse, relazioni significative e dunque preziose opportunità formative agli studenti con BES, già pesantemente penalizzati dalla didattica a distanza”, conclude Mazzacca.

 

Trento, 29 maggio 2020

 

 

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