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Il giudice del lavoro sconfessa la Pat: i sindacati e i lavoratori vanno ascoltati

Pat – nuovi orari di lavoro

Il giudice del lavoro sconfessa la Pat: i sindacati e i lavoratori vanno ascoltati

Il Tribunale di Trento ci dà ragione: è stato violato il diritto soggettivo delle Organizzazioni Sindacali in tema di informazione e concertazione sulle articolazioni dell’orario di lavoro e, per questo motivo, revoca la  deliberazione della Giunta Provinciale n° 822 e la a circolare 6 del 22.6.2020 del Dirigente Generale del Personale.

 

Una sentenza netta che non ammette dubbi: la PAT ha messo in campo – sul tema delle articolazioni dell’orario di lavoro - procedure inidonee a garantire alle parti sindacali il diritto all’informazione prima e alla concertazione poi. L’avevamo ampiamente denunciato ma ci è stato sempre risposto picche, costringendoci ad agire in giudizio. Ricordiamo per ultimo le parole dell’Assessore Spinelli: tiriamo la corda ancora un po'! Bene – anzi male – la corda si è spezzata, ma quello che resta da considerare è la disinvoltura con cui questa Giunta pretende di affrontare i problemi, infischiandosene platealmente delle regole, delle norme, dei contratti collettivi. Ma soprattutto infisciandosene della voce dei propri dipendenti, che è il fatto più grave.

 

Per questo la sentenza è importante: riafferma il principio del rispetto delle regole, delle prerogative delle parti sociali, in un momento in cui – emergenza Covid come ulteriore alibi – si pretende di fare a meno dell’intermediazione sociale, di relegare ai margini le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori, addirittura irridendole con slogan da bar (parassiti).

 

Con la revoca dei due provvedimenti  la palla torna dunque al centro: confidiamo che si comprenda la portata di quanto è accaduto e non si proceda ripristinando esclusivamente le regole come imposto dal Giudice, ma che si affrontino nel merito, senza pregiudizio, le questioni che finora sono state declinate in modo unilaterale producendo solo diagi e nessun vantaggio ai servizi, ai cittadini e alle imprese.

 

Se così non fosse, è evidente che anche sul versante della mobilitazione le lavoratrici e i lavoratori hanno già ampiamente dimostrato di voler essere protagonisti in prima persona del proprio destino, scendendo in piazza anche durante il periodo di lockdown e partecipando numerosi alle assemblee in videoconfrenza indette dal Sindacato.

 

Chiediamo dunque alla Giunta di fare un bagno di umiltà, convocare il Sindacato, discutere della riorganizzazione della P.A. trentina in modo serio, per valorizzare le competenze e le professionalità necessarie a supportare la ripartenza dei settori economici del territorio, salvaguardando quanto di buono  è stato fatto con il lavoro agile e con le tecnologie nel periodo emergenziale, individuando in concreto i settori in cui è indifferibile il lavoro in presenza. I lavoratori sono pronti.

 

Un grazie alle tante lavoratrici e lavoratori che ci hanno sostenuto in questa prima battaglia.

               

                Le segreterie Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl - Fenalt

                Diaspro - Pallanch – Tomasi - Valentinotti

 

 

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