Welfare anziani, la giunta abbia il coraggio di portare avanti la riforma
Spi: non ci si può limitare a contenere il contagio. Servono risorse per potenziare l’assistenza socio-sanitaria e la domiciliarità. E’ ora di dare concretezza allo Spazio Argento
L’emergenza sanitaria non si risolve con lo sguardo volto all’immediato. Serve visione e coraggio, servono risorse per potenziare il welfare territoriale e rafforzare le reti di assistenza socio-sanitaria dopo il terribile impatto che il Coronavirus ha avuto per gli anziani e i più fragili anche in Trentino. Lo hanno ribadito questa mattina i componenti dell’Assemblea generale dello Spi provinciale, il sindacato dei pensionati, approvando all’unanimità un ordine del giorno che sollecita la Giunta Fugatti ad tirar fuori dal limbo in cui l’ha precipitata la riforma del welfare anziani e lo Spazio Argento. Alla riunione hanno partecipato il segretario nazionale Stefano Landini e il segretario provinciale della Cgil Andrea Grosselli.
E per farlo servono stanziamenti adeguati. Oggi non un solo euro in più è stato previsto per i servizi per la terza età. “La drammatica esperienza vissuta ci ha insegnato che non è più rinviabile un piano strutturale per il potenziamento delle reti di assistenza socio-sanitaria territoriale, con requisiti e standard vincolanti come quelli per gli ospedali, investimenti e assunzioni di personale, e con medici di medicina generale più inseriti nel servizio sanitario provinciale, comprese le figure di infermiere di famiglia/comunità e le unità di continuità assistenziale. Così come è importante un ripensamento profondo del ruolo e dell’organizzazione delle RSA ed il potenziamento della domiciliarità”.
Dallo Spi è arrivato dunque l’invito ad andare oltre le logiche demagogiche ed elettoralistiche, aprendo un confronto fattivo sulle priorità per la terza età. A cominciare dalla predisposizione di un Piano sanitario di prevenzione delle diffusione del Covid 19 in vista dell’autunno, quando è possibile un nuovo aumento dei contagi. Piano che potrà avere una maggiore efficacia se inserito in una logica di rete con i servizi territoriali. Da qui la richiesta di accelerare sulla sperimentazione dello Spazio argento. In tal senso i pensionati della Cgil hanno rimarcato la loro netta contrarietà alla scelta della Giunta provinciale di escludere la componente sanitaria dalla governance della nuova struttura. “Una scelta inaccettabile che mette in discussione gli obiettivi fondativi della riforma. In questo modo non ci potrà essere quell’integrazione socio sanitaria che sta alla base di un welfare territoriale innovativo e qualificato, in grado di garantire servizi essenziali alle persone anziane, con patologie croniche, con problemi di salute mentale, non autosufficienti, basato sulla presa in carico unitaria delle persone in difficoltà e delle loro famiglie. Restano quindi prioritari il potenziamento dei servizi di prevenzione ed il sostegno all’invecchiamento attivo e l’investimento sulla domiciliarità che costituiscono il cuore della riforma Spazio Argento. A questo fine vanno incentivati e recuperati i ritardi nell’utilizzo delle tecnologie digitali per la teleassistenza e la telemedicina e l’avvio di nuove forme e modelli di domiciliarità a misura delle persone anziane”.
L’Assemblea dello Spi ha condiviso infine la volontà di arrivare alla definizione di una proposta unitaria, con le organizzazioni dei pensionati di Cisl e Uil, per dare il proprio contributo nell’elaborazione di un progetto di crescita economica, di sviluppo sostenibile e di coesione sociale del Trentino.
Trento, 27 luglio 2020