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Sostegno ai cassintegrati. Finalmente finanziata la misura esistente dal 2010

Integrazione al reddito a partire da 450 euro su domanda dei lavoratori con almeno 300 ore di cassaintegrazione

Dichiarazioni dei segretari generali di CGIL CISL UIl del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

 

“L’impegno delle organizzazioni sindacali è stato premiato e finalmente, a cinque mesi dall’inizio dell’emergenza Covid-19, arriva il primo sostegno al reddito a favore dei lavoratori. Oggi infatti la Giunta provinciale, dopo aver negato per mesi la necessità di finanziare i sostegni al reddito ai lavoratori colpiti dalla crisi economica, ha finalmente finanziato con risorse europee l’intervento a favore dei cassintegrati previsto già dal 2010 dal documento provinciale di interventi di politica del lavoro gestito da Agenzia del Lavoro. La novità quindi non sta nella misura, che i lavoratori conoscono benissimo visto che è attiva da dieci anni, bensì dal fatto che ci sono ora le risorse per finanziarlo. Risorse che, ad onor del vero, sono state stanziate dalla legge provinciale 3/2020 solo grazie ad un emendamento presentato e promosso dalle minoranze in consiglio provinciale.

L’intervento che garantisce minimo 450 euro a tutti i lavoratori che abbiano dovuto restare in cassa integrazione almeno 300 ore nel primo semestre dell’anno, viene attivato su richiesta dei lavoratori. Proprio su richiesta di Cgil Cisl Uil del Trentino a settembre i lavoratori riceveranno in busta paga la certificazione delle ore di cassa integrazione effettivamente godute, documento indispensabile per richiedere il beneficio.

Avremmo voluto un sistema più semplice e meno burocratico per garantire quanto dovuto ai lavoratori ma su questo fronte la Giunta non ha saputo semplificare adeguatamente la procedura, magari utilizzando flussi informatici invece di documentazione cartacea.

Ora chiediamo alla Giunta almeno di individuare le risorse necessarie a coprire tutte le domande dei lavoratori cassintegrati. I 6,8 milioni di euro stanziati ad oggi, non saranno infatti sufficienti per coprire il fabbisogno in quanto solo nel primo semestre di quest’anno la cassa integrazione in Trentino ha raggiunto il numero record di quasi 18 milioni di ore”.

Trento, 3 agosto 2020

 

 

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