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Emergenza covid, sbagliato non assegnare ai collaboratori scolastici i 120 posti aggiuntivi

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FLC CGIL, CISL Scuola e SATOS esprimono la propria contrarietà alla decisione della Provincia di non assegnare ai collaboratori scolastici gli ulteriori 120 posti a disposizione delle scuole per l’emergenza Covid. È importante ricordare che questa figura professionale (per la quale è richiesto un diploma di qualifica triennale o un diploma di livello/i superiore/i coerente/i con le mansioni) ”Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione professionale non specialistica. È addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza del pubblico e di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni. Svolge servizi di pulizia e di carattere materiale inerenti l'uso dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Partecipa alle iniziative specifiche di formazione e aggiornamento anche in relazione alla introduzione di nuove tecnologie, tra cui quelle di tipo informatico”. Più ancora nello specifico: in momentanea assenza degli insegnanti, sorveglia gli alunni nelle aule, negli spazi comuni e nelle officine/laboratori; collabora nell’accompagnamento degli alunni dalla scuola ed altre sedi anche non scolastiche e nelle visite guidate e nei viaggi di istruzione; nei confronti degli alunni portatori di handicap, ausilio materiale nell’accesso alle strutture scolastiche e, in carenza di altra figura professionale, assistenza specifica nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale all’interno delle strutture scolastiche. É evidente che l’ipotesi di riferirsi ai lavoratori del Progettone, esternalizzando di fatto il servizio, per aumentare il contingente dei collaboratori scolastici per “supporto al personale della scuola in attività derivanti dai bisogni di distanziamento negli spazi scolastici (ricreazione, mensa ecc.) nonché di applicazione delle procedure di accesso e uscita dagli edifici scolastici; piccole pulizie di arredi quali tavolini, sedie, piccole attrezzature ecc.; attività di supporto alle segreterie e agli uffici (fotocopiatura, ecc.)” è “raffazzonata”, poco coerente e per nulla rispettosa dei collaboratori scolastici che da anni sono nelle graduatorie regolarmente istituite. Non è possibile accettare che lo stato di emergenza, legato al Covid, scardini completamente il ruolo e le modalità di assunzione dei collaboratori scolastici. Una maggiore lungimiranza avrebbe consentito di arrivare più preparati ad affrontare il nuovo anno scolastico, con un numero congruo di collaboratori scolastici regolarmente individuati. Se, come già richiesto più volte, fosse stata aperta e aggiornata la graduatoria CS, sarebbe stato possibile a tutti gli aspiranti che avessero titolo, essere inseriti e assunti regolarmente. Riteniamo che questa sia una scelta meramente economica. Gli aspiranti collaboratori scolastici sono in tutto e per tutto dei disoccupati che potrebbero trovare soluzione ai propri problemi occupazionali all'interno del mondo della scuola e allo stesso tempo poter poi contare su chiamate future e magari su progressive stabilizzazioni senza disperdere queste professionalità. Va poi ricordato che il prossimo anno scolastico rappresenterà una sfida enorme per il mondo della scuola che in autunno ed in inverno diventerà inevitabilmente il fronte più esposto nella lotta contro la pandemia.




 

 

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