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Mense scolastiche, avvio più caro per molte famiglie

Caf: a causa dell’emergenza sanitaria siamo in ritardo con il rinnovo dell’Icef. La Provincia proroghi le tariffe dello scorso anno almeno fino a novembre

Con l’avvio del nuovo anno scolastico migliaia di famiglie trentine potrebbero pagare caro il servizio mensa per i propri figli. A lanciare l’allarme sono i Caf di Cgil Cisl Uil del Trentino e Acli. A causa dell’emergenza sanitaria la campagna per il rinnovo del calcolo Icef è partita in ritardo e, nel rispetto delle regole di distanziamento sociale all’interno degli uffici, non è possibile potenziare ulteriormente il personale degli sportelli fiscali. “Ci sono moltissime famiglie che chiedono subito un appuntamento, ma siamo nell’impossibilità di soddisfarli”.

Da qui l’appello pubblico alla Provincia affinché intervenga con una norma ad hoc per superare questa situazione. Basterebbe prorogare le tariffe dello scorso anno almeno fino a novembre per poi conguagliare con i nuovi importi calcolati sulla base dell’Icef aggiornato. Da tempo i caf hanno messo sul tavolo provinciale questa problematica, legata alla particolarità di quest’anno, ma fino a questo momento Piazza Dante è rimasta immobile. In questo modo ci saranno famiglie che pur avendo diritto alle tariffe agevolate saranno costrette a pagare l’importo intero. “Serve un provvedimento ponte che vada incontro alle famiglie. E serve in fretta”

 

 

Trento, 14 settembre 2020

 

 

 

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