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Aperture festive, la partita si gioca su delega e contrattazione

Sindacati: in attesa del pronunciamento della Corte costituzionale e dopo la sospensiva del Tar la Giunta dimostri coerenza e apra il tavolo con sindacati e imprese

 

“La vera partita sulle aperture festive dei negozi si gioca su un duplice fronte, la delega per legiferare in materia e l’avvio di una contrattazione provinciale per migliorare nel concreto le condizioni di lavoro degli addetti”. Non sono sopresi i sindacati dalla decisione del Tar che sospende il provvedimento provinciale sulle chiusure festive di negozi e supermercati. “Nel concreto per i lavoratori e le lavoratrici cambia poco perché erano già scattate le aperture festive in deroga – spiegano i segretari provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher -. Vogliamo credere che anche Piazza Dante avesse messo in conto questi stop alla legge ed è per questa ragione che sollecitiamo per l’ennesima volta il presidente Fugatti a portare avanti con determinazione l’impegno in Commissione dei XII per ottenere una delega sul commercio”.

Il vero nodo per i sindacati è l’avvio di una contrattazione provinciale che fissi criteri condivisi su conciliazione anche con il coinvolgimento dei comuni, orari, riconoscimento del lavoro festivo, turnistica. “Per noi l’obiettivo principe resta migliorare le condizioni di lavoro di commessi, cassieri e addetti alle vendite. La contrattazione è lo strumento più idoneo per farlo. La legge Failoni impegna la Provincia ad aprire un tavolo con le parti sociali per facilitare il confronto e arrivare ad un accordo. Il sindacato c’è, le associazioni datoriali hanno dato la loro disponibilità a discutere, ma la Provincia continua a prendere tempo. Dopo questa nuova decisione sul piano giuridico i lavoratori vogliono certezze”, concludono.

 

 

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