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Cassa integrazione, l’indennità aggiuntiva spetta anche ai somministrati

Volantinaggio in centro a Trento. Sindacati: non accada che chi è già escluso perda anche questa opportunità

Anche i lavoratori e le lavoratrici con contratti di somministrazione, che tra gennaio e giugno, hanno accumulato almeno 300 ore di cassa integrazione (TIS - trattamento integrativo salariale) hanno diritto all’indennità integrativa provinciale pari ad almeno 450 euro per i sei mesi.

Perchè questa opportunità non sfugga loro Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp organizzano giovedì mattina, dalle 10, un volantinaggio informativo, prima in via Sanseverino dove hanno sede diverse agenzie di lavoro e poi al mercato.

Le lavoratrici e i lavoratori somministrati sono meno tutelati e spesso anche scarsamente informati, perché si spostano da un posto di lavoro ad un altro. A molti può sfuggire che l’integrazione può essere richiesta anche da loro.

L’indennità è pari a minimo 450 € per chi ha una retribuzione lorda fino a 2.158,48 € cui si aggiungono 1,5 € ogni ora di sospensione ulteriore alle prime 300 (per esempio, con 520 ore di cassa, pari a circa 13 settimane o a 3 mesi, l’indennità di un full time è di circa 780 €; minimo 300 € per chi ha una retribuzione lorda superiore a 2.158,48 € cui si aggiungono 1 € ogni ora di sospensione ulteriore alle prime 300 (per esempio, con 520 ore di cassa, pari a circa 13 settimane o a 3 mesi, l’indennità di un full time è di circa 520 €. Le somme vengono riparametrate in caso di orario part time.

La domanda va presenta via web sul sito di Agenzia del Lavoro entro il 31 ottobre 2020. Alla domanda va allegata una specifica certificazione delle ore di sospensione effettuate che deve essere rilasciata dal datore di lavoro.

 

 

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