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“Assenza spettacolare”. Oggi la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici professionisti dello spe

Servono ammortizzatori sociali e sostegni al reddito per un settore messo in ginocchio dell’emergenza sanitaria. “Basta essere considerati lavoratori di serie B”

“Assenza spettacolare”. Oggi la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici professionisti dello spe

Precarietà. E’ questo il denominatore comune per i tanti professionisti dello spettacolo. Artisti, scenografici, danzatori, musicisti, attori e registri, tecnici, cantanti, presentatori, disc-jockey, tecnici, solo per citarne alcuni, oggi si sono ritrovati a Trento come nel resto d’Italia per chiedere misure di sostegno per affrontare quella che per loro si è trasformata da marzo ad oggi in una vera e propria emergenza lavorativa.

La mobilitazione, organizzata in città da Slc Cgil del Trentino, ha visto la partecipazione di un numero molto ampio di maestranze dei diversi ambiti. Un presidio in gran parte silenzioso, anche per rappresentare il silenzio che è caduto sulle attività culturali in tutto il Paese.

 

I lavoratori e le lavoratrici del settore chiedono un sostegno certo che copra tutto il 2021, ma anche un sistema di regole e tutele strutturali per tutti i lavoratori atipici e discontinui. Alcuni di questi professionisti non hanno ancora ricevuto il bonus Inps e anche i mille euro previsti nel nuovo decreto Ristoro potrebbero essere difficili da ottenere a causa della molteplicità di tipologie contrattuali che caratterizzano il comparto. Tra le richieste quella di individuare una continuità di reddito che riconosca tutti i periodi di lavoro, preparazione e formazione, e non solo quelli in cui si va in scena; adottare drastiche misure di contrasto al lavoro nero nello spettacolo come la semplificazione delle procedure e agevolazioni fiscali a sostegno della produzione e programmazione; riconoscere la Naspi e la copertura INAIL anche ai lavoratori autonomi dello spettacolo e individuare requisiti per l’accesso che tengano conto della discontinuità lavorative di artisti e tecnici e professionisti dello spettacolo; includere nel bacino Ex Enpals anche l’insegnamento di mestieri e professioni dello spettacolo; rinnovare il contratto nazionale fermo ormai dal 2006 garantendo i diritti anche ai lavoratori atipici e stabilizzare i lavoratori precari che, senza tutele e certezze occupazionale, hanno subito maggiormente il blocco delle attività.

 

Maggiore attenzione e impegni concreti sono stati chiesti anche alla politica provinciale e nazionale nella consapevolezza che servono oggi più che mai misure che guardino anche oltre la fase di emergenza, investimenti per una vera ripartenza.

Al termine del presidio una delegazione di professionisti e professioniste con la segretaria della Slc del Trentino, Claudia Loro, è stata ricevuta dal commissario del Governo.

 

 

 

Trento, 30 ottobre 2020

 

 

 

 

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