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Scuola. Va risolto il nodo del trasporto pubblico

Cgil Cisl Uil: il ritorno in aula deve andare in parallelo con un potenziamento dei mezzi. In caso contrario si rischia di richiudere a breve e sarebbe una grave sconfitta

Riaprire la scuola in presenza per tutti gli studenti è una priorità assoluta. Proprio per questa ragione da qui al 7 gennaio non sono ammesse sottovalutazioni né leggerezze, soprattutto nella riorganizzazione del trasporto pubblico”. E’ quanto affermano i segretari generali di Cgil Cisl Uil intervenendo sul dibattito relativo al ritorno in presenza anche degli studenti delle scuole superiori. “L’obiettivo deve essere riaprire per restare aperti, non certo per chiudere dopo un paio di settimane – sostengono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Per questa ragione non si può correre il rischio di ripetere gli errori organizzativi di settembre che hanno poi determinato la didattica a distanza per tutti i ragazzi delle scuole superiori. Crediamo sia necessario riorganizzare il trasporto pubblico, aumentando il numero di mezzi per raggiungere l’obiettivo della capienza massima al 50 per cento”.

Se come sembra in un primo periodo il rientro in classe sarà graduale e dunque sarà più facile gestire la pressione sui trasporti, non si possono comunque evitare scelte indispensabili per aumentare corse e numero di mezzi. “Come è chiaro la fine dell’emergenza sanitaria non è vicina e non riteniamo accettabile che per tutto l’anno scolastico gli studenti abbiano una scuola a fasi alterne. Per questa ragione chiediamo alla Provincia e a Trentino Trasporti di attivarsi da subito coinvolgendo anche tutti i soggetti del trasporto privato al fine di creare un’organizzazione in grado di reggere da qui alla fine dell’anno scolastico”.

 

Trento, 11 dicembre 2020

 

 

 



 

 

 

 

 

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