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La maggioranza diserta l’audizione dei sindacati coi capigruppo

Agenzia del Lavoro: manca ancora una volta il confronto

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiesto e ottenuto un incontro ai capigruppo in consiglio provinciale, per esprimere tutte le preoccupazioni connesse al destino dei lavoratori del Centro risorse di Agenzia del lavoro che, per 5 mesi, lavoreranno con la forma della somministrazione, attraverso un’agenzia interinale.

«Purtroppo – spiegano i segretari Diaspro, Pallanch e Tomasi - l’incontro è avvenuto solo oggi: con la legge di bilancio già approvata e con la completa assenza della maggioranza, che ha dimostrato ancora una volta il totale disinteresse per le richieste del sindacato e dei lavoratori che esso rappresenta. Si stanno perfezionando, quindi, le procedure per i nuovi rapporti di lavoro a 18 ore, con informazioni minime, pochissimo preavviso e senza possibilità di valutazioni compiute. Una condizione inaccettabile, soprattutto per un settore di importanza fondamentale come l’Agenzia del Lavoro. Assisteremo i singoli lavoratori in questa fase complicata. Alla giunta diciamo che continueremo a contrastare questa deriva delle relazioni sindacali nei settori pubblici, col sostegno ai lavoratori e per la qualità dei servizi pubblici sul territorio».

Come si ricorderà, l’appalto Consolida per il Centro Risorse di Agenzia del Lavoro, in scadenza al 31 dicembre, non sarà rinnovato e, a gennaio, partirà un contratto di 5 mesi, per complessive 18 ore settimanali, con un’agenzia di lavoro interinale. Nel frattempo, la Provincia sta predisponendo un bando di concorso per assunzioni con contratto a tempo indeterminato di personale della figura di funzionario a indirizzo socio-assistenziale politiche del lavoro, da assegnare all’Agenzia.

Spiegano ancora i segretari: «Questo sta accadendo mentre le organizzazioni dei lavoratori non sono state minimamente coinvolte, malgrado richieste più volte reiterate. Scelte ancora una volta unilaterali, che impattano sui lavoratori ma soprattutto sul sistema pubblico provinciale che appare costantemente sotto attacco da parte di questa giunta. Stiamo parlando di lavoratori professionisti che lavorano da anni e che dedicano il loro tempo con passione e professionalità a supporto delle politiche attive del lavoro, per l’inserimento nel mondo del lavoro e, per questo motivo, appare anche paradossale che questo servizio fondamentale in periodo di grave crisi debba esser svolto da lavoratori precari.

L’emergenza Covid - che ha travolto ogni cosa e che è mossa a giustificazione anche di questa scelta - rischia di far dimenticare che la questione dei lavoratori in appalto in Agenzia del Lavoro è in ogni caso antica e non è stata affrontata per tempo per varie ragioni».

 

 

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