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Welfare anziani, si acceleri sull’integrazione socio-sanitaria

Oggi confronto del Tavolo tecnico Spazio Argento. Sindacati pensionati: l’emergenza sanitaria ha reso espliciti alcuni bisogni, l’offerta dei servizi va innovata

Rimettere al centro il welfare anziani, accelerando sulla riforma, ma nello stesso tempo introducendo innovazioni organizzative e di servizio sulla base di bisogni che l’emergenza sanitaria ha reso ancora più espliciti. Di questo si è discusso questa mattina nell’incontro del Tavolo tecnico provinciale sullo Spazio Argento, di cui fanno parte anche i sindacati pensionati di Cgil Cisl Uil. Il confronto è servito anche a fare il punto sulla campagna vaccinale tra la popolazione anziana.

 

Sul welfare anziani i segretari di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilpensionati hanno preso atto del fatto che la sperimentazione, pur tra mille difficoltà, è stata avviata e questo ha permesso di fare una ricognizione dei bisogni e di innovare e implementare sia l’offerta di servizi che il modello organizzativo. “La pandemia ha dimostrato con ancora maggiore evidenza la necessità di superare la dicotomia tra assistenza socio-assistenziale e sanitaria – fanno notare Ruggero Purin, Tamara Lambiase e Claudio Luchini -. Ci sono ancora delle resistenze, ma è necessario che Provincia e Azienda sanitaria lavorino nella stessa direzione per garantire una vera integrazione socio sanitaria. Questo consentirà una reale presa in carico dei bisogni degli anziani, su diversi livelli, a partire dalla prevenzione, da una migliore continuità assistenziale, dalle cronicità alla non autosufficienza. In questo modo inoltre sarà possibile investire anche sull’invecchiamento attivo”.

In questo contesto si è inserita la riflessione sull’innovazione residenziale e sul potenziamento della medicina territoriale, aspetti su cui si muove qualche timido passo, non ancora sufficiente. “In generale al Tavolo è emersa una condivisione diffusa della riforma del welfare anziani così come della consapevolezza di innovare i servizi anche attraverso la loro digitalizzazione e di potenziare gli stanziamenti – proseguono i tre segretari -. Ci sono però ancora delle divergenze anche sul piano politico che vanno assolutamente superare per consentire alla riforma di funzionare. La sperimentazione in Primiero, Giudicarie e Trento sta dimostrando che l’impianto organizzativo è corretto”.

 

L’incontro di questa mattina è servito anche per discutere di vaccini. I tre sindacati dei pensionati hanno chiesto maggiore attenzione verso le categorie di soggetti fragili, oggi ancora esclusi dai vaccini, come le persone affette da malattie degenerative come l’Alzheimer, badanti e i care-giver. “Ci appare indispensabile, inoltre, una semplificazione della gestione delle prenotazioni con la presa in carico diretta da parte dell’Azienda sanitaria e un maggiore coinvolgimento dei medici di base”, hanno concluso Purin, Lambiase e Luchini.

 

 


Trento, 15 marzo 2021

 

 

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