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Morte sul lavoro. Non è solo tragica fatalità

Sindacati: la sicurezza si garantisce potenziando i controlli e rendendo più efficaci le misure di prevenzione

La drammatica scomparsa del giovane lavoratore travolto da un tronco in Val di Fiemme suscita profonda amarezza, accanto ad un senso di impotenza. Ancora una volta forse non è stato fatto abbastanza per rendere realmente sicuri i luoghi di lavoro, soprattutto quelli a maggior rischio come in questo caso. Morire di lavoro, infatti, non è mai una tragica fatalità, ma è molto spesso legata a condizioni di lavoro inadeguate, situazioni di precarietà e anche contesti di irregolarità. Nel caso del giovane boscaiolo straniero saranno gli organi competenti a verificare eventuali responsabilità. Resta comunque la consapevolezza che questa piaga si combatte solo rafforzando i controlli e rendendo più efficaci e capillari le azioni di prevenzione. Per questa ragione è fondamentale ampliare gli organici dei servizi ispettivi e dell'Uopsal, perché la cultura della sicurezza non si riduca a mera formalità ma sia quotidianità vissuta in ogni luogo di lavoro

Trento, 29 aprile 2021

 

 

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