NEWS

Sicor, domani sciopero e presidio in Provincia

Non si ferma la protesta dei lavoratori. Dal 1° maggio l’azienda non applica più il contratto nazionale dei metalmeccanici


Dal 1° maggio, Festa dei Lavoratori, i dipendenti Sicor non hanno più il contratto nazionale dei metalmeccanici. L’azienda ha informato, solo ieri sera, che verrà applicato a tutti il contratto Cisal. Per questa ragione non si ferma la protesta dei lavoratori. Oggi le tute blu, in sciopero a singhiozzo già dalla settimana scorsa, si sono fermate fino ad un massimo di otto ore. Lo sciopero proseguirà anche domani con le stesse modalità. Sempre domani i lavoratori manifesteranno con due presidi, il primo a Rovereto davanti ai cancelli aziendali dalle 8 alle 10; il secondo a Trento, sotto la Provincia, dalle 10.30 alle 13.
Le tute blu sono intenzionate ad incontrare la Giunta provinciale e il presidente. Quanto sta accadendo nello stabilimento roveretano è una questione che va oltre le dinamiche aziendali e porta alla ribalta il nodo non sciolto della mancanza di una legge sulla rappresentanza in Italia, con la conseguenza che contratti come Cisal, che prevedono minor retribuzione e minor diritti, possano essere scelti unilateralmente nonostante la maggioranza dei lavoratori lo rifiutano. Per questa ragione Piazza Dante non può ignorare la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta ormai da quasi un anno, non può non difendere con denti il modello industriale trentino, non può permettersi che si scivoli verso l'abbassamento delle retribuzioni.

 

 

TORNA SU