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Manovra anticrisi. Cgil Cisl Uil: “Ancora una volta solo briciole a lavoro e famiglie”

Mancano almeno 25 milioni di euro. “Se gli stagionali cambiano lavoro è anche perché non hanno ricevuto nulla dalla Provincia di Trento”. Spiccioli anche alle politiche industriali. Il 12 maggio sindacati in piazza."

Che una manovra di 500 milioni di euro dedichi al lavoro e alle famiglie poco meno di 30 milioni di euro dopo un anno con migliaia di persone senza impiego e riduzioni delle retribuzioni generalizzate dimostra quanto poco a questa Giunta interessino i lavoratori e la coesione sociale. E’ inutile lamentarsi quando le aziende turistiche non troveranno più addetti: la Provincia non ha mai voluto veramente aiutare questi lavoratori e sicuramente alcuni di questi avranno trovato impieghi magari più stabili in altri settori. Oggi mette in atto un intervento parziale e in grave ritardo quando i lavoratori avrebbero potuto già avere i primi soldi sul conto corrente se la Giunta Fugatti avesse sostenuto il Fondo di Solidarietà del Trentino.
Se a tutto questo si aggiunge che ad innovazione, sviluppo e politiche industriali sono dedicati pochi spiccioli, non possiamo tacere il fatto che ancora una volta sembra che il presidente Fugatti non punti davvero alla crescita economica e allo sviluppo ma solo ad un usare le risorse pubbliche in chiave elettoralistica cercando di dividere lavoratori ed imprese.
Ribadiamo quello che abbiamo detto fino a qui: mancano all’appello almeno 25 milioni di euro per raggiungere un livello equo nella distribuzione delle risorse. La Giunta Svp-Lega di Bolzano ha fatto molto di più stanziano per lavoratori e famiglie ben 55 milioni di euro. Risorse che servirebbero anche in Trentino per sostenere il pagamento degli affitti da parte degli inquilini colpiti dalla crisi, aiutare le famiglie con figli nella conciliazione e nella valorizzazione del lavoro femminile, per garantire sostegni al reddito veri a stagionali, discontinui, precari e somministrati, per avviare le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei settori pubblici provinciali, per abbassare le tasse sul retribuzioni e pensioni povere annullando gli aumenti dell'Irpef regionale voluti proprio dalla Giunta Fugatti. Ma il governo provinciale è sordo alle richieste del mondo del lavoro. Ricordiamo alla Giunta che ci sono ancora 13 milioni di euro stanziati a maggio 2020 per le famiglie che per volere di Fugatti e Spinelli giacciono colpevolmente nel bilancio provinciale non spese. Per tutte queste ragioni il 12 maggio saremo in piazza Dante per chiedere che in aula la manovra venga cambiata radicalmente.
Verificheremo poi la reale consistenza della previsione di legge che sbloccherebbe 100 milioni di euro di debito per nuove opere pubbliche. Sarebbe finalmente una buona notizia ma si tratta di una promessa vecchia di un anno, reiterata più volte. Ora dovremo capire se davvero questa è la volta buona e soprattutto dove verranno investiti questi soldi quando davvero ci saranno.
Infine abbiamo ricevuto notizie rassicuranti sul fronte della Regione. Sembra che le nostre richieste avanzate venti giorni fa insieme ai sindacati dell’Alto Adige verranno accolte, garantendo nuovi sostegni agli aderenti alla previdenza integrativa e la copertura dei versamenti pensionistici a tutti gli stagionali ed i precari che nel corso della pandemia hanno registrati buchi previdenziali perché senza lavoro e privi di ammortizzatori”.

Trento, 8 maggio 2021

 

 

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