Flc, Cisl e Satos: anche noi contrari ad un’apertura straordinaria imposta dall’alto, ma così si danneggiano lavoratrici e famiglie

Sull’apertura della scuola dell’infanzia a luglio difendiamo il diritto di dissentire e contestare una scelta imposta dall’alto, senza alcun coinvolgimento del personale e che svilisce il ruolo didattico-educativo di questa tipologia di scuola, ma ci dissociamo da un uso strumentale delle assemblee sindacali. In questo modo, dal nostro punto di vista, si danneggiano le lavoratrici e i lavoratori, soprattutto delle altre sigle che responsabilmente non convocano assemblea durante le ore di attività e si mettono in crisi le famiglie che in questa vicenda non hanno responsabilità alcuna.

E lo facciamo coerentemente all’atteggiamento sempre assunto dalle nostre sigle sindacali: le assemblee non sono uno strumento per interrompere l’attività, ma per garantire a tutti i lavoratori e le lavoratrici la possibilità di discutere, confrontarsi e informarsi sulle tematiche che li/le riguardano.

Al contrario la scelta di assemblee adesso e in queste modalità penalizza in primo luogo proprio le lavoratrici: usando adesso e in modo inopportuno questo strumento di fatto vengono private della possibilità di partecipare ad altre occasioni di confronto e discussione nei prossimi mesi, quando magari ne avranno più bisogno.

Dunque noi non convocheremo assemblee a singhiozzo, ma continueremo ad essere disponibili tutti i giorni per dare risposte e fare proposte, per dare un aiuto concreto alle insegnanti e al personale d’appoggio che ci chiedono risposte, consigli su come gestire l’attuale situazione.