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Riforma dello sport, non si blocchi la nuova legge

Sindacati: i lavoratori hanno bisogno di risposte

Non si arrendono al rinvio di fatto sine die dell’entrata in vigore della Riforma dello Sport e del Lavoro Sportivo posticipata dal Decreto Sostegni al 31 dicembre 2023. Il settore, duramente colpito dalla crisi pandemica e dalle misure messe in atto per il contenimento del Covid, occupa oltre 100mila lavoratori dipendenti e più di 500mila collaboratori sportivi.

Lavoratrici e lavoratori provenienti da tutta Italia, in rappresentanza dell’intera categoria, il 1° luglio dalle ore 14 presidieranno Piazza Montecitorio a Roma. La mobilitazione è stata indetta dalle federazioni sindacali di categoria Cgil Cisl Uil, Slc e Nidil, Fisascat e Felsa, Uilcom e Uiltemp.

Quello delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici dello sport è un tema che tocca da vicino anche il Trentino. Per questa ragione anche Nidil e Slc locali fanno proprie le ragioni della mobilitazione nazionale e sono pronte a rilanciare a livello locale chiedendo l’apertura di un confronto con le amministrazioni locali e la Provincia. “La pandemia ha colpito duramente gli addetti di questo settore, rimasti senza lavoro e privi di ammortizzatori sociali – spiegano Giulia Indorato e Daniela Tessari che seguono il settore in Via Muredei -. Per questa ragione crediamo sia importante affrontare in modo concreto il nodo della stabilizzazione e di favorire in tutti gli ambiti possibili l’applicazione del contratto nazionale degli impianti sportivi. Chiederemo a breve un incontro con i maggiori comuni trentini”

I sindacati chiedono “di accelerare l’entrata in vigore della Riforma” e di ristabilire “improrogabilmente”, il termine per la sua piena applicazione all’interno dei tempi della attuale legislatura, “senza il quale verrebbe meno ogni possibilità di confronto sui temi contenuti, rendendo di fatto nullo un intervento legislativo che doveva rappresentare, dopo lunghi mesi di riunioni e lavoro di due Governi, un sostanziale cambio di passo per tutto il settore”.


Trento, 29 giugno 2021

 

 

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