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Itea. Politiche abitative ferme al palo

Cgil e Cisl: la drastica riduzione di alloggi messi a disposizione aumenta le difficoltà delle famiglie. Con il requisito discriminatorio dei 10 anni, nessuna novità solo tagli alle politiche abitative

Le politiche abitative in Trentino sono ferme al palo. E questo anche perché mancano alloggi messi a disposizione delle famiglie che fanno domanda di una casa popolare.
La conferma arriva dal bilancio sociale di Itea dove nero su bianco emerge la drastica frenata nella realizzazione di nuove case e della ristrutturazione e messa disposizione degli appartamenti di risulta. “Per assurdo mentre le famiglie trentine soffrono per una crisi abitativa acuita dalle difficoltà economiche, Itea chiude i cordoni della borsa e allo stesso tempo la Provincia non alza un dito per rispondere al fabbisogno abitativo”, fanno notare con amarezza i segretari provinciali di Cgil e Cisl, Andrea Grosselli e Michele Bezzi, commentando i dati dell’ultimo bilancio sociale della spa.
“I dati dimostrano anche come il requisito dei dieci anni abbia cambiato ben poco in termini di soddisfazione delle richieste di casa – proseguono -. Quella norma imposta dalla Giunta Fugatti e ritenuta illegittima sia dal giudice ordinario sia dalla corte d’appello, di fatto, ha avuto solo lo scopo di escludere, non consentendo l’accesso alle graduatorie ad alcune famiglie straniere. Ma in termini di soddisfazione della domanda la situazione intanto è solo peggiorata e chi è in graduatoria - italiano o straniero che sia - e avrebbe diritto ad un alloggio a canone sociale continua ad aspettare”. Tutto questo perché si è ridotto l'investimento complessivo sulle politiche della casa. “Nuovi alloggi non se ne prevedono, la messa a disposizione di quelli di risulta proceda con estrema lentezza e si riducono complessivamente i sostegni al pagamento dei canoni per chi non potendo accedere ad alloggi Itea deve andare in affitto sul libero mercato. Insomma un risparmio sulla pelle dei più deboli”.
Cgil e Cisl, dunque, tornano a chiedere alla giunta di cambiare rotta sulle politiche per la casa, non solo rimuovendo in modo definitivo il vincolo dei dieci anni, ma anche facendo finalmente ripartire gli investimenti per la realizzazione di nuove casa a canone sociale e moderato.

Trento, 14 gennaio 2022

 

 

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