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Carriera docenti. Flc: criteri oggettivi e risorse extra-contratto

Si è aperto oggi il confronto in assessorato. “Nessun pregiudizio, ma garanzie certe su una reale valorizzazione degli insegnanti”

Si è aperto oggi pomeriggio il confronto tra Provincia e sindacati sull’avanzamento di carriera per i docenti della scuola trentina. Flc del Trentino, presente all’incontro con la segretaria generale Cinzia Mazzacca, già in premessa, ha chiarito che la categoria della Cgil è pronta ad affrontare il tema senza pregiudizi, ma a fronte di chiare garanzie da parte dell’assessorato. Dunque si può discutere di un modello che riconosca e dia valore alla professionalità degli insegnanti ed, in particolare, a quelle figure che svolgono ruolo di coordinamento e di supporto alle funzioni progettuali, ma con alcuni punti fermi.
A cominciare dagli stanziamenti: la valorizzazione professionale dovrà essere finanziata con risorse aggiuntive rispetto ai rinnovi contrattuali. Non si toccano gli aumenti salariali tabellari previsti dal contratto.
Allo stesso tempo dovr
à essere confermata la progressione automatica per anzianità di servizio così come è prevista oggi. Inoltre le modalità devono essere previste nel contratto collettivo di lavoro.
“ Negli anni si sono create responsabilità e funzioni che è giusto riconoscere in modo adeguato – ammette Mazzacca -. Per noi, però, è assolutamente necessario che ogni criterio stabilito sia oggettivo e condiviso anche collegialmente. Il nuovo sistema, inoltre, dovrà basarsi su risorse aggiuntive e dovrà essere aperto a tutti”.
E siccome l’obiettivo finale deve essere l’innalzamento della qualità dell’insegnamento Flc ha chiesto massima attenzione al tema della formazione continua dei docenti. “I percorsi formativi, da finanziare anche con gli specifici fondi del Pnrr, devono essere riconosciuti come servizio effettivo, riconoscendo anche contrattualmente l’attività svolta e le spese sostenute, attraverso il sistema della card”.
C’è dunque il tema spinoso di chi valuterà e sulla base di quali criteri. Per Flc “le figure che definiscono e riconoscono ruoli o funzioni di coordinamento devono essere espressione del collegio docenti”. Al dirigente, invece, spetta l’individuazione di chi ricopre ruoli amministrativi e organizzativi, ma sempre sulla base di criteri trasparenti e oggettivi. “La nostra idea non è quella di costruire una struttura gerarchica all’interno delle scuole, quanto quella di dare al collegio docenti una guida alla progettazione e alla valutazione. La qualità della scuola dipende infatti non solo da un dirigente capace e competente – in quanto i dirigenti si avvicendano con una certa frequenza – ma anche dalla competenza e dall'esperienza di una leadership educativa diffusa che si occupa dei progetti e delle aree chiave della scuola. Sarebbe importante arrivare al riconoscimento strutturale di queste figure”,
ha proseguito Mazzacca.

Dal canto loro gli esperti del tavolo tecnico hanno chiarito che il lavoro sul modello di valutazione è ancora alle fasi iniziali. Hanno inoltre dimostrato interesse alla proposta avanzata da Flc di distinguere tra ruolo organizzativo proprio del collaboratore del dirigente, e la leadership educativa riconosciuta dal collegio docenti. Altrettanto interesse è stato manifestato sulla formazione del personale come elemento oggettivo e di credito formativo.

Il confronto dovrebbe proseguire nelle prossime settimane.

 

Trento, 13 gennaio 2022

 

 

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