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PNRR. Sindacati: massima attenzione a legalità, sicurezza sul lavoro e rispetto dei contratti

Cgil Cisl Uil: si punti con maggiore determinazione sulla transizione ecologica. Serve coraggio sulle riforme per non sprecare questa occasione di rilancio

Più coraggio sulle riforme, maggiore determinazione sulla transizione ecologica e, soprattutto, massima attenzione alla qualità del lavoro. Sono questi i temi prioritari sottolineati oggi da Cgil Cisl Uil alla prima riunione del tavolo di coordinamento provinciale sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

In particolare nel sottolineare che il Pnrr può essere un’occasione importantissima per il rilancio della crescita e della coesione sociale in Trentino i sindacati hanno sottolineato alcuni aspetti centrali. A cominciare dalle questione connesse alla qualità del lavoro. “Tutti gli investimenti e dunque appalti, affidamenti, e lavori pubblici connessi alla realizzazione di opere finanziate da questi fondi dovranno garantire la massima attenzione alla sicurezza sul lavoro, alla tutela della legalità e al rispetto dei contratti di lavoro. Non si crea sviluppo economico sano se non si costruisce buona occupazione”.

Altra questione prioritaria è la transizione ecologica. Cgil Cisl Uil hanno chiesto uno sforzo maggiore in questa direzione perché “il Trentino è un territorio fragile in cui l’impatto del cambiamento climatico può essere molto pericoloso in termini ambientali, ma anche economici e sociali. Per questa ragione bisogna aumentare gli sforzi sulla manutenzione e la messa in sicurezza del territorio, ma anche gli investimenti verso forme di produzione eco-sostenibili”.

Il Pnrr, per le tre confederazione, deve essere anche l’occasione per rilanciare l’Autonomia negoziando l’assetto delle competenze con lo Stato in particolare per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali e le politiche del lavoro, “su cui si è intrapreso un percorso negli anni scorsi che va implementato”. In questo quadro devono trovare spazio scelte coraggiose per rafforzare la coesione sociale e per migliorare l’integrazione della popolazione straniera anche in un’ottima di risposta al bisogno di forza lavoro espresso dal nostro territorio.

C’è poi il tema della riforme: il Pnrr sono 295 miliardi di investimenti. L’urgenza, per il sindacato, è massimizzare l’impatto di questi investimenti creando occasione di sviluppo strutturali e durature. Cosa possibile solo se il Trentino si muoverà sul terreno delle riforme. “Notiamo però un’eccessiva timidezza della Giunta su temi quali la riforma istituzionale, la sanità territoriale, l’istruzione e la riforma degli incentivi fiscali”.

Oltre al merito Cgil, Cisl Uil si sono soffermati anche sul metodo che verrà adottato dal Tavolo esprimendo apprezzamento sia per il coinvolgimento trasversale di tutte le parti sociali, sia per l’impegno assunto con il comitato scientifico per un monitoraggio dell’impatto degli investimenti sulla produttività, l’occupazione e la crescita a lungo termine. “E’ una scelta ampiamente condivisibile sia perché da scientificità alla valutazione grazie al coinvolgimento di Ispat, Università di Trento, Fbk e Irvapp, sia perché rende possibile un coinvolgimento degli attori economici e sociali nell’orientare le scelte di investimento. E data l’importanza di questa partita crediamo sia una scelta più che opportuna”.

 

 

 

 

 

Trento, 10 maggio 2022

 

 

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