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Maso San Pietro e Maso Tre Castagni: quale futuro per la comunità terapeutica?

La Fp Cgil vuole chiarezza

Maso San Pietro e Maso Tre Castagni: quale futuro per la comunità terapeutica?

La Fp Cgil del Trentino, con i referenti del settore sanità Gianna Colle e Marco Cont, interviene sul futuro della comunità terapeutica ospitata a Maso San Pietro e Maso Tre Castagni di Pergine. «A quanto è dato sapere dalle delibere, i lavoratori manterranno il posto di lavoro almeno fino a dicembre. Ma negli immobili che ospitano la comunità terapeutica arriveranno altre attività.

Un elemento chiave è dato dal fatto che nel bando per ri assegnare il servizio (la Fondazione Opera San Camillo non lo porterà avanti) è necessario garantire agli ospiti-utenti la socialità. Ebbene, questa finora era assicurata dalla vicinanza dei luoghi di cura al centro abitato e – al momento – non pare ci sia alcun altro luogo con quelle caratteristiche nelle vicinanze.

Dunque la questione principale è quale futuro avrà il servizio nel suo complesso e se non sia destinato, magari, a località più periferiche e lontane dalla cittadina, facendo venir meno una delle caratteristiche fondamentali della terapia. Peggio, il rischio è che gli utenti possano essere smistati e suddivisi su altre strutture ma, in quel caso, torna ancora più forte l’allarme per i posti di lavoro.

A oggi sappiamo che Fondazione Opera San Camillo, che lavora in convenzione con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, garantirà gli stipendi fino a dicembre. Da lì in poi le incertezze sono molte e preoccupanti. Chiediamo dunque pubblicamente alla politica provinciale di chiarire la situazione: non solo per i lavoratori che vanno adeguatamente garantiti, ma anche per mantenere attivo un servizio che si è rivelato particolarmente utile ed efficace fino a oggi».

 

 

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