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Sicurezza sul lavoro. A maggio gli infortuni crescono del 23.6%

I maggiori incrementi nel comparto logistico-magazzinaggio, nel manifatturiero e nelle costruzioni Sindacati: positiva l’apertura di Spinelli sugli organici di Uopsal e Servizio lavoro, ma alle promesse seguano fatti in tempi rapidi.

Non si arresta la corsa degli infortuni sul lavoro in Trentino. A maggio l’Inail ha registrato un incremento del 23,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I settori con l’aumento maggiore sono il comparto trasporti e magazzinaggio con un dato che sfiora il raddoppio (+91.3%) passando da 138 casi a 264, seguito dal manifatturiero +30,9% da 330 a 432 e dalle costruzioni +30,6%, da 163 a 213.

Gli incidenti mortali registrati fino a maggio sono stati 9; erano stati 5 un anno fa.

In calo, invece, il dato sulle malattie professionali: a maggio si registra una diminuzione del 24,8%. La riduzione più significativa riguarda l’agricoltura.

I dati confermano un trend di crescita che dimostra come anche il Trentino si trovi di fronte ad una vera e propria emergenza sicurezza sul lavoro – fanno notare Manuela Faggioni, Katia Negri e Alan Tancredi che per Cgil, Cisl Uil seguono questi temi -. Purtroppo per invertire le rotta servono investimenti seri su prevenzione e controlli. In tal senso, dopo moltissime sollecitazioni, cogliamo finalmente un segnale di apertura da parte della Giunta provinciale. Ieri l’assessore Achille Spinelli nell’ambito del comitato di coordinamento provinciale su salute e sicurezza ha annunciato l’impegno a potenziare gli organici di Uopsal e servizio lavoro. E’ una richiesta che avanziamo da moltissimo tempo ed è positivo che qualcosa finalmente si muova. Certo è che alle parole devono seguire i fatti: il trend degli infortuni e delle morti sul lavoro ci impone di agire con tempestività”.

Del resto senza un potenziamento degli organici è difficile rendere capillare sul territorio l’azione di prevenzione e soprattutto controllo. “Va bene la prevenzione, ma bisogna agire con determinazione anche sul fronte dei controlli. Dall’entrata in vigore della nuova legge nazionale, a gennaio di quest’anno, che prevede la sospensione delle attività d’impresa in casi di particolare gravità Uopsal ha proceduto a 3 sospensioni, 16 il servizio lavoro. Non è questione se siano poche o tante. Il tema è rendere i controlli diffusi sul territorio”.

Restano sul tavolo anche le altre richieste dei sindacati. Cgil Cisl Uil sollecitano una revisione degli incentivi alle imprese con un meccanismo selettivo che premi le aziende che rispettano le norme sulla sicurezza e applicano i contratti firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Fondamentale anche la figura degli rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali o territoriali. “E’ ora di comprendere che la sicurezza non è un tema che riguarda solo il sindacato, ma coinvolge istituzioni e imprese ed è responsabilità di tutti intervenire. Godiamo di autonomia speciale, dovremmo sfruttare questo valore aggiunto per creare condizioni di lavoro più sicure, normative specifiche e più avanzate. Ad oggi non è così. Purtroppo”, concludono i tre sindacalisti.

 

Trento, 6 luglio 2022

 

 

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