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Osservatorio criminalità. A giunta e maggioranza non interessa arginare l’illegalità

Cgil Cisl Uil sconcertati dalla decisione del Consiglio provinciale: “Il contrasto ai fenomeni mafiosi si dimostra nei fatti”

Alla maggioranza di centrodestra non interessa costruire argini contro il diffondersi della criminalità organizzata nella nostra comunità e nella nostra economia. Non si spiega in altro modo il voto di ieri in consiglio provinciale che ha bocciato la proposta di creare in Trentino un osservatorio sulla criminalità. Una scelta grave, che frustra le attese di quanti, cittadini, imprese e lavoratori, credono e operano nel rispetto della legalità”. Lo affermano i segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino commentando con sconcerto quanto avvenuto in Aula. “Che le infiltrazioni mafiose siano un fatto anche sul nostro territorio lo dimostra l’inchiesta Perfido, eppure anche a fronte delle molte prove raccolte la Giunta provinciale tentennò fino all’ultimo momento sull’opportunità di costituirsi parte civile al processo. Confindustria non risulta l’abbia fatto – incalzano Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Allora va bene firmare protocolli d’intesa, sottoscrivere accordi, ma tutto ciò resta di limitarsi ad una mera operazione di facciata e in ogni caso appare contraddittoria con la scelta assunta ieri. O si sta dalla parte della legalità e si agisce concretamente per scoraggiare comportamenti scorretti o si resta nell’ambiguità. Sembra che si sia deciso per questa seconda ipotesi”.

Per i sindacati il rischio di infiltrazioni criminali è più che concreto anche alla luce degli importanti lavori pubblici che partiranno spinti dalle risorse del Pnrr. “Ci sono in ballo miliardi di euro e cantieri importanti, a cominciare dal nuovo ospedale, che sicuramente solleticheranno l’appetito di chi opera in modo illecito. E come se non bastasse l’incertezza economica e l’aumento dei prezzi metterà molte realtà in difficoltà. Una situazione che potrebbe facilitare il ricorso a scorciatoie anche solo per restare a galla. “Il costo pagato dalle lavoratrici e dai lavoratori, ma anche dalle imprese sane potrebbe essere elevatissimo ed è inconcepibile la noncuranza della giunta Fugatti. C’è molto da essere preoccupati”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

 

Trento, 13 ottobre 2022

 

 

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