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Non ancora raggiunto l'accordo sul rinnovo del contratto per infanzia, professionali e Ata ed educat

Flc: anche per queste figure devono valere i criteri di valutazione adottati per i docenti della scuola. Mercoledì 14 dicembre sciopero generale

Non trovato ad oggi l'accordo sulle progressioni di carriera e sulla valutazione del personale. Rischia così di saltare il rinnovo del contratto per 5mila lavoratori e lavoratrici, insegnanti della scuola dell’infanzia provinciale ed equiparata, di quella professionale, personale assistente educatore e Ata. L’incontro di questo pomeriggio in Apran, infatti, non ha portato a trovare un accordo. Di fatto la Provincia ha rifiutato la proposta sindacale che chiedeva che il sistema di valutazione fosse equiparato a quello adottato per i docenti della scuola a carattere statale. “Non chiediamo niente di più e niente di meno. Per noi, però, è inaccettabile che per una parte del personale scolastico debbano valere regole diverse. Questa scelta porterebbe alla divisione tra lavoratori di serie A e lavoratori di serie B e noi non intendiamo avvallare un sistema di questo tipo”, commenta al margine del confronto la segretaria provinciale di Flc, Cinzia Mazzacca.
La richiesta è che le progressioni siano automatiche e seguano gli stessi criteri adottati per gli insegnanti della scuola primaria e secondaria.
Senza intesa salta anche il rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021. “In piena crisi dei prezzi l’Esecutivo si assume la responsabilità di lasciare senza adeguamento economico, per un cavillo, migliaia di lavoratrici e lavoratori che attendono il rinnovo da tre anni. In questo modo non si riconosce il loro impegno e si creano delle insopportabili differenze”, insiste Mazzacca.
E anche per queste ragione che mercoledì 14 dicembre Flc Cgil ha proclamato uno sciopero per tutto il comparto scolastico. “La misura è colma. La scuola non può essere il fanalino di coda di Provincia e governo nazionale”.



Trento, 7 dicembre 2022

 

 

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