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Norma Marighetti eletta segretaria generale della Slc del Trentino

Prende il posto di Claudia Loro che ha guidato la categoria per due mandati

Norma Marighetti eletta segretaria generale della Slc del Trentino

 

Nella sua relazione la segretaria uscente ha toccato molti temi, soffermandosi sulle condizioni economiche e sociali italiane, sulle problematiche rese esplicite dalla pandemia e sui nodi irrisolti dello sviluppo nazionale.

“La pandemia, il ritorno della guerra in Europa, il riscaldamento climatico, la trasformazione digitale e del lavoro stanno creando nel nostro Paese una vera e propria emergenza sociale”. Una crisi che si abbatte con maggiore forza sui segmenti più deboli, le persone fragili, le donne, i giovani che pagano il conto più alto.

 

Loro ha dunque sottolineato la necessità di affrontare con determinazione e impegno le sfide che abbiamo di fronte. A partire dal cambiamento climatico. “La transizione ecologica è un percorso complesso che non si fa dall’oggi al domani e che non sarà indolore perché riguarda tutti i settori dell’economia e modifica profondamente i modelli di sviluppo, produzione e consumo. Implica la conversione di settori produttivi particolarmente impattanti verso prodotti e processi sostenibili e per questo deve essere accompagnata da politiche coerenti e risorse adeguate perché nessuno sia lasciato indietro. Il che comporta formare e riprofessionalizzare lavoratrici e lavoratori.

E’ forte, infatti, la consapevolezza che la transizione ecologica non è un processo indolore, ma non possono essere quanti hanno pagato il costo più alto delle crisi precedenti, dei salari bassi, i precari a farsene carico.”La battaglia contro le diseguaglianze è inscindibile da quella contro i cambiamenti climatici”.

 

Sul lavoro Loro ha insistito sulla necessità di ridurre la precarietà e lo sfruttamento. “In Italia non solo i salari sono i più bassi rispetto a molti dei nostri vicini, ma sono anche quelli che nel corso degli ultimi decenni sono cresciuti meno. E’ inaccettabile che nel nostro Paese sia povero anche chi lavora”

 

Infine una riflessione sui diritti e le diseguaglianze di genere. Loro ha citato la lotta coraggiosa delle donne e dei giovani iraniani per l’affermazione dei loro diritti, ma non ha nascosto la preoccupazione per il vento reazionario che soffia anche in molti paesi europei e che sta mettendo in discussioni i diritti. Un vento da cui non è riparata nemmeno l’Italia. “I diritti non sono per sempre e al vento reazionario dovremo rispondere con la lotta e la determinazione che ci appartengono da sempre”

 

 

 

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