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Luigi Diaspro confermato alla guida di Fp

Eletto durante il congresso della Funzione pubblica Cgil del Trentino

Luigi Diaspro confermato alla guida di Fp

«Siamo alla fine di un mandato costellato da eventi inediti tra pandemia, crisi economica e guerra, con la divaricazione crescente tra ricchi e poveri, le conseguenze del cambiamento climatico e il riemergere di un fanatismo religioso che si accanisce sulle donne. Le scelte politiche ed economiche continuano a essere improntate a un neoliberismo che ha sedotto da tempo quello che restava della sinistra. Dall’orlo del baratro la prospettiva di futuro sono i servizi pubblici: leva fondamentale per uscire dalle crisi e per un welfare inclusivo e universalistico. “I servizi pubblici creano il futuro”». Queste le parole di Luigi Diaspro, da 4 anni Segretario generale della Funzione pubblica Cgil, che si è visto riconfermare l’incarico durante il 12° congresso del sindacato.

I servizi pubblici creano il futuro” è il titolo dell’evento che si è tenuto al polo tecnologico di Rovereto. All’intervento del Segretario sono seguiti quelli degli ospiti e il dibattito. Nel pomeriggio parola al Segretario generale Cgil del Trentino Andrea Grosselli e al Segretario nazionale Fp Cgil Florindo Oliverio. Dopo la relazione delle Commissioni c’è stata l’elezione dei Delegati alle istanze superiori, del Comitato direttivo, dei revisori e dell’Assemblea generale. Chiuso il congresso si è contestualmente aperta la riunione dell’Assemblea appena eletta, che ha votato il Segretario generale.

Per Diaspro, le priorità da affrontare sono potere d’acquisto di salari e pensioni, precariato, riduzione dell’orario e sicurezza sul lavoro. «Serve rivedere il modello di sviluppo con una spesa pubblica che deve rimettere al centro l’uomo e i suoi bisogni, investire nello sviluppo sostenibile come declinato nell’agenda 2030».

Nel contesto trentino: «A inizio mandato, abbiamo visto la prima giunta di centro destra alla guida della Provincia smantellare il sistema di accoglienza diffusa, che aveva rappresentato un modello per tutto il Paese. Una politica che ha costantemente marginalizzato i dipendenti pubblici. Vaia e Covid hanno consentito alla giunta di teorizzare, tra le priorità della spesa, l’esclusione del rinnovo dei contratti pubblici. Fu necessaria la proclamazione dello sciopero unitario del 16 dicembre 2021 per costringere il governo provinciale a cambiare rotta; purtroppo, già con la manovra del 2023 si è ripetuto il copione.

Serve invece investire su innovazione, valorizzazione, lavoro agile, per rendere attrattivo il comparto che sconta una crescita dei salari nel decennio di gran lunga inferiore ai settori privati come l’industria. Bisogna mettere in sicurezza il sistema sanitario e delle Apsp per assicurare sanità pubblica universale e contrastare la privatizzazione strisciante. Sul terzo settore non sono accettabili 15 anni per rinnovare l’integrativo provinciale. Sul sistema museale, Fp è impegnata da tempo. In particolare la vicenda Muse ci ha visti protagonisti di varie iniziative: una tenacia premiata con l’avvio di un processo di reinternalizzazione dei servizi e con la sentenza del Tribunale che sancisce il riconoscimento dell’indennità d’appalto ai lavoratori». Diaspro ha approfondito anche il tema delle deleghe all’autonomia speciale, ribadendo forte contrarietà all’idea di un’Agenzia delle entrate trentina.

 

 

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