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Rinnovo contratti pubblici. Gli alibi “opportuni” per rinviare l’incontro

Il confronto con l'assessore slitta a giugno

L’impegno era di quelli importanti e carico di aspettative: preso in largo anticipo, faceva seguito a quelli precedenti che l’assessore Spinelli aveva convocato a partire dal’8 marzo, mostrando sensibilità per il comparto pubblico trentino che, a differenza di quanto era avvenuto a livello nazionale con l’1,5% di “Una Tantum” per il solo 2023, meritava (parole dell’assessore) misure di maggiore consistenza e riconoscimento del valore del lavoro sul territorio.

E invece NO, il 17 maggio non ci sarà nessun incontro poiché – a seguito di “assist”, una richiesta di spostamento avanzata da una sigla sindacale come risulta dalle mail inviate alle organizzazioni sindacali - l’incontro è stato spostato al 13 giugno (quasi un mese dopo!!!) malgrado le scriventi CGIL, CISL e UIL abbiano insistito per la conferma della data del 17 maggio.

Un “assist” improvvido, che interrompe la continuità e tempestività di relazioni sindacali comunque avviate e che, proprio grazie alle prime iniziative di mobilitazione, aveva intanto determinato un + 10 milioni rispetto a quanto precedentemente ipotizzato sul versante delle risorse stanziabili in sede di variazione di bilancio, seppure anche in questo caso sotto forma di Una Tantum (da 25 a 36 milioni).

Un “alibi” perfetto, per prendere tempo nel tentativo di “raffreddare” la mobilitazione in atto nel comparto delle Autonomie Locali, con la partecipazione di oltre mille persone alle due assemblee confederali del 3 e del 8 maggio, a sostegno della richiesta di risorse strutturali e non solo in forma di Una Tantum non inferiori all’indice IPCA per il rinnovo del CCPL 22/24 (9% pari a circa 160 milioni), per la revisione e la valorizzazione dell’ordinamento professionale, per il rafforzamento del valore e della fruizione del buono pasto.

Forti di un mandato specifico ricevuto anche dal personale delle Apsp, siamo unitariamente in campo per la revisione dei parametri di assistenza nel sistema delle Apsp trentine, per affrontare in modo strutturale la carenza di Infermieri e Oss in tutte le Apsp e non solo in alcune a mezzo stampa, per la necessità di completare il processo di omogeneizzazione delle condizioni contrattuali tra Apsp e Sanità già iniziato con gli accordi 2019/2021.

 

QUINDI NOI NON CI FERMEREMO!

SEGUIRANNO ULTERIORI AZIONI DI MOBILITAZIONE E PROTESTA

 

Ciascuno può valutare autonomamente il caso singolare che ha causato lo spostamento di un incontro già fissato da tempo ai massimi livelli politico – istituzionale. Per quanto ci riguarda si tratta di un grave errore. Per questo siamo ancora più determinati ad andare avanti nel rispetto del mandato ricevuto dalle lavoratrici e dai lavoratori. Per questo proseguiremo con la mobilitazione con ulteriori iniziative unitarie che annunceremo nelle prossime settimane.

 

 

 

 

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