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Sanità: accordo sul fondo progressioni economiche

Fp Cgil sottoscrive l'intesa per la ripartizione dei 5 milioni residui

 

 

"L’accordo appena siglato per il comparto non dirigenziale della sanità, che prevede la ripartizione dei 5 milioni delle risorse residuali aziendali del fondo delle Progressioni economiche orizzontali, è frutto dell'azione sindacale e della FP CGIL che ha consentito finalmente di ottenere chiarezza e trasparenza sui fondi aziendali. E' da sottolineare ancora una volta dunque che non si tratta di risorse fresche, bensì di fondi dei lavoratori accantonati nel corso degli anni", così Luigi Diaspro e Marco Cont, rispettivamente Segretario Generale e Funzionario del comparto Sanità della Fp Cgil del Trentino.

Un risultato significativo ottenuto grazie alle lavoratori e le lavoratrici che hanno partecipato attivamente alle mobilitazioni sul territorio per il rifinanziamento dei contratti pubblici, lo sblocco dei fondi aziendali, la valorizzazione professionale.

L’accordo prevede la ripartizione dei 5 milioni di euro con l'integrazione di 14 mensilità delle fasce economiche già percepite con la norma transitoria di progressione orizzontale per il triennio 2019/2021, per un valore medio pro capite tra 500 e 900 euro. Gli importi spettanti verranno erogati in un unica soluzione una tantum nei tempi tecnici necessari per la firma definitiva e la concreta erogazione in busta paga da parte degli uffici.

L'accordo prevede inoltre, entro 90 giorni dalla sottosccrizione definitiva, l'attivazione del confronto in Apran sulla revisione dell'ordinamento professionale e del sistema di classificazione, tema sul quale la Fp CGIL insiste da tempo per recuperare il gap che si è determinato col livello nazionale dove già nella tornata contrattuale 19/21 si è innovato il sistema ordinamentale, introducendo un importante sistema di incarichi e indennità che riguarda tutte le categorie professionali, per un contratto collettivo che tiene insieme le complessità professionali della sanità pubblica, evitando spinte corporative che rischiano di frammentare e impoverire il sistema. E' infine prevista la chiusura normo giuridica del triennio 2019/2021.

Attendiamo adesso di conoscere, il prossimo 10 e 18 luglio, le risorse che la giunta intende stanziare per il finanziamento del triennio 22/24, in un momento di grave difficoltà delle lavoratrici e dei lavoratori che devono fare i conti con la grave perdita del potere d'acquisto dei propri salari a fronte di un'inflazione nel treinnio pari al 18%.

 

 

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